Per tutto il mese di novembre 2020 i calcianti appartenenti alle squadre dei quattro colori della città,
alleneranno i pazienti dell'associazione "Un gancio al Parkinson",
la prima in Italia a praticare la boxe senza contatto per rallentare il decorso della malattia. L'iniziativa nasce dalla volontà di mettere insieme due realtà accomunate dalla stessa passione: quella dei calcianti verso i propri colori e le loro tradizioni e quella dei malati affetti da Parkinson, che lottano contro la malattia con grande determinazione e spirito di sacrificio. A dirigere gli allenamenti al Training Lab di Firenze, il centro medico dove i pazienti dell'Associazione praticano gratuitamente l'attività, saranno quattro pugili professionisti appartenenti ai quattro colori:
David Cappelletti per i Bianchi,
David Recati per i Verdi,
Marco Casamassima per i Rossi e
Marcello Trotta per gli Azzurri. Ognuno di loro dedicherà un giorno alla settimana all'allenamento.
Gli incontri sono iniziati mercoledì 4 novembre 2020, alle 18.00, con David Cappelletti dei Bianchi. Le altre lezioni saranno venerdì 13 novembre, alle 18.00, con Marcello Trotta degli Azzurri; lunedì 16 novembre, alle 13.00, con Marco Casamassima dei Rossi e lunedì 23 novembre, alle 12.00, con David Recati dei Verdi.
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Un'iniziativa importante alla quale, come amministrazione comunale teniamo particolarmente. Coinvolge vari settori – spiega l'assessora al welfare
Sara Funaro –
dal settore del welfare alle tradizioni popolari. Uniamo solidarietà, sport, inclusione e le nostre tradizioni per una battaglia, alla quale come amministrazione crediamo da sempre, per creare attenzione e dare un sostegno a persone che hanno un percorso di vita complesso".
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'Un gancio al Parkinson' è un'idea del professor Bertoni che, da tempo, cura i malati di Parkinson con il pugilato. Sono stati notati dei miglioramenti tra le persone affette da questo morbo – aggiunge il presidente del Calcio Storico Fiorentino
Michele Pierguidi –
ed ora è nata la collaborazione con i calcianti di tutti e quattro i colori che alleneranno i malati di Parkinson. Siamo diventati protagonisti, e ne siamo onorati, di un progetto molto bello che aiuta sia la terapia che la socializzazione. Come sempre, il Calcio Storico fiorentino, quando c’è da fare del bene è presente".
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Abbiamo scelto di far partire questa iniziativa a Novembre perché in questo mese, ovvero sabato 28, si tiene la giornata nazionale del Parkinson – spiega il dottor
Maurizio Bertoni, presidente dell'associazione
'Un Gancio al Parkinson' –
e purtroppo quest'anno le norme anti Covid-19 non ci consentono di organizzare eventi di ampio respiro, ma abbiamo comunque voluto dare un segnale, mettendo insieme due realtà cittadine accomunate da valori importanti come lo spirito di squadra e di comunità e la determinazione nel raggiungere un obiettivo preciso".
L'associazione "
Un gancio al Parkinson" segue gratuitamente, due volte a settimana, 39 pazienti (26 uomini e 13 donne) di età compresa tra i 50 e gli 85 anni. Ognuno di
loro pratica la boxe senza contatto, perché lo scopo non è colpire l'avversario, ma favorire la mobilità. Gesti fluidi, puliti, pugni al sacco, schivate, comandi secchi e cadenzati sono quindi gli strumenti giusti per coordinare gli arti, migliorare la postura, la capacità di deambulazione e anche i riflessi. Qualità che si allenano molto bene attraverso il pugilato.
Da questa esperienza deriverà anche una pubblicazione scientifica, che analizzerà i benefici dati dalla boxe ai fini del rallentamento dei sintomi del Parkinson. I primi effetti positivi sono comunque già ben visibili. Secondo l'Associazione, infatti, dopo i primi 3 mesi di allenamento i pazienti mostrano un buon miglioramento dell'equilibrio, della postura e della coordinazione, riuscendo a muoversi e camminare in modo migliore e a mantenere questi progressi nel medio-lungo periodo. Si registra poi un netto miglioramento dell'umore. Oggi chiunque soffra di questa malattia può rivolgersi gratuitamente all'Associazione "
Un gancio al Parkinson" ed allenarsi al Centro Training Lab, seguito da istruttori di boxe, appositamente formati.
Fonte:
www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)
C.O.