“Non fatevi portare via la curiosità, la capacità di stupirvi di fronte a ogni cosa. Non accontentatevi di farvi solo ascoltare. Dovete essere protagonisti”. È questo il messaggio che il sindaco Dario Nardella ha rivolto alle migliaia di ragazzi che questa mattina hanno partecipato virtualmente al Meeting dei diritti umani promosso dalla Regione Toscana. L’ormai tradizionale iniziativa ospitata al Mandela Forum, quest’anno si è svolta rigorosamente on line per l’emergenza sanitaria.
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È molto triste questo luogo vuoto senza di voi, senza i vostri applausi le vostre grida le vostre testimonianze dirette – ha continuato il sindaco – .
Ma possiamo riempirlo con le idee, con i valori e con i ricordi come quello di Nelson Mandela, un grandissimo uomo che ha combattuto con tutte le sue forze per la libertà e per la legalità. Mandela non a caso era affezionato a una frase che ripeteva spesso: ogni paese ha un’arma più forte di qualunque altra, è l’educazione. Ma educazione non significa solo frequentare la scuola, studiare, imparare le cose che ci vengono proposte. Educazione significa anche crescita. Educare vuol dire anche trasmettere, condividere valori”.
Il sindaco ha anche ricordato la frase di Don Luigi Ciotti "la legalità non è un obiettivo, è un prerequisito” aggiungendo che “la legalità il fondamento su cui costruiamo i nostri modelli di vita in comune, la nostra personalità, il rispetto reciproco, i nostri diritti. Ma parlare di diritti significa anche ricordare i doveri, perché se noi giustamente difendiamo il diritto alla legalità dobbiamo anche essere consapevoli che i cittadini hanno il dovere di rispettare le regole e di condividerle”. Nardella ha poi ricordato il giornalista Peppino Impastato “trucidato dalla mafia perché raccontava quello che mafia faceva contro la legalità, distruggendo i diritti dei cittadini. Impastato diceva sempre che il contrario della corruzione era la bellezza. A me piace questa definizione. Viviamo in una terra, la Toscana, che è circondata di bellezza: Se tutti noi riuscissimo a diffondere quanta più bellezza possibile ci renderemmo conto di essere pieni di curiosità”. “Ragazzi non fatevi portare via la curiosità, la capacità di stupirsi di fronte a ogni cosa, non permettete che qualcuno vi dica come si deve vivere e soprattutto non accontentatevi di farvi solo ascoltare. Dovete essere protagonisti ed è quello che vi auguro da Firenze con tutto il cuore” ha concluso il sindaco Nardella.
Quest’anno, come si è detto, le centinaia e centinaia di ragazze, ragazzi e insegnanti che ogni dicembre solitamente invadevano il Mandela Forum provenendo da tutta la Toscana sono stati presenti non fisicamente ma virtualmente, collegati via streaming da classi o abitazioni e rappresentati dai loro elaborati condivisi on line grazie alla tecnologia. Il palco, invece, si è popolato e raddoppiato, dato che una parte significativa del Meeting è uscita dal Mandela ed è approdata al
Parco comunale di San Donato, a Novoli, da dove si sono collegati vari ospiti e dove il writer Andrea Cascìu, street artist e direttore artistico dell'associazione “Pennelli Ribelli”, ha dipinto un murales appositamente ideato per l'evento e terminato proprio stamani. Con lui l'assessore alle politiche giovanili Cosimo Guccione e l'assessore a diritti e pari opportunità Benedetta Albanese.
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La speranza è che proprio in questi giorni difficili si rifletta sull'importanza e l'attualità della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo che l'Onu ha adottato settantadue anni fa, proprio il 10 dicembre - hanno dichiarato gli
assessori Guccione e Albanese -
perché le discriminazioni non sono un ricordo ed i diritti sono per molti ancora solo una bella parola. Come per Patrick Zaki, da oltre 300 giorni ingiustamente incarcerato”. "
L'opera d'arte urbana realizzata dall'artista Andrea Casciu - hanno aggiunto -
è ricca di simboli che invita a riflettere sull'importanza di rispettare sé stessi e l'altro da noi".
Fonte: www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)