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mercoledì 24 aprile 2024

Giornata internazionale della donna, una strada di Firenze per Maria Petrocini

19-03-2021
Dopo il giardino intitolato a Tina Anselmi e l’Altana della Biblioteca delle Oblate a Marielle Franco, oggi è arrivata la strada intitolata a Maria Petrocini, prima donna chirurgo fiorentina vissuta nella seconda metà del XVIII secolo. Questa mattina la cerimonia alla presenza degli assessori alla Toponomastica Alessandro Martini e al Welfare Sara Funaro, il presidente del Quartiere 5 Cristiano Balli, la presidente della Scuola di Scienze della salute umana Betti Giusti e Donatella Lippi del Dipartimento Medicina sperimentale e clinica.

Con la cerimonia di oggi si conclude il programma delle intitolazioni di luoghi della città a figure femminili in occasione della Giornata Internazionale della Donna – ha dichiarato l’assessore Martini –. Tre donne molto diverse fra loro per esperienze personali e professionali e per le epoche in cui sono vissute, ma ugualmente importanti. Come Amministrazione dedichiamo grande attenzione alla toponomastica al femminile e continueremo in questo percorso. Non conoscevo Maria Petrocini e ringrazio coloro i quali hanno sollecitato l’intitolazione a questa donna lontana nel tempo ma che rappresenta una bella testimonianza di orgoglio femminile e di impegno a servizio delle persone, in particolare dei malati. Dobbiamo far memoria e avere cara la testimonianza di chi ci ha preceduto tracciandoci il sentiero da percorrere per progredire”.

Intitolare un luogo della città è un modo per destare l’attenzione delle persone sulle nostre concittadine e sui nostri concittadini che hanno fatto la differenza nella nostra storia - ha sottolineato l’assessore Funaro –.Sono davvero felice che in occasione della Giornata internazionale della donna siano state tre figure femminile, che ognuna nel proprio tempo e nel proprio contesto, hanno saputo affermarsi nonostante le difficoltà. Trovo che sia molto positivo che questa intitolazione avvenga il giorno successivo alla Giornata nazionale in memoria delle vittime del Covid perché rappresenta un segnale di attenzione al mondo della sanità e al personale sanitario. Come Istituzioni dobbiamo tenere alta l’attenzione sullo sforzo che il mondo medico e sanitario ha fatto e sta ancora facendo in questa emergenza sanitaria”.

In questa zona vicino all’ospedale di Careggi da oggi abbiamo due strade intitolate a due donne che, in epoche e ruoli diversi, si sono impegnate per la cura delle persone: Monna Tessa e Maria Petrocini – ha aggiunto il presidente Balli –. Strade tra l’altro vicine al parco arboreo dedicato alla memoria delle vittime del covid. Dare un nome a un luogo della città rappresenta un modo per fissare nella memoria collettiva episodi e figure della nostra storia: dare il giusto spazio alle donne diventa quindi l’occasione per tener vivo il tema del protagonismo femminile, troppo spesso sottovalutato”.

Fonte: www.comune.fi.it (Ufficio Stampa)