Si è conclusa con uno sguardo sull’arte italiana per le vie del centro storico fiorentino la seconda edizione del progetto “
Formare per conoscere, conoscere per convivere. Religioni e cittadinanza” promosso in queste settimane dall’
Istituto Sangalli per la storia e le culture religiose. Insegnante d’eccezione
Antonio Natali, del Museo dell’Opera del Duomo (e direttore degli Uffizi dal 2006 al 2015).
Le guide religiose di comunità islamiche (gli imam) e le donne chiamate a insegnare e predicare (le murshidat), una decina in tutto, provenienti dalla Toscana ma anche da fuori regione, sono stati protagonisti di sei fine settimana (dal 28 maggio al 3 luglio 2021) di formazione: la storia della politica italiana e dell’Italia dall’Unità ad oggi, il rapporto tra sociologia, psicologia e religione, Ebraismo, Cristianesimo e Islam i temi centrali del corso, arricchito da laboratori teatrali e percorsi multiculturali.
Obiettivo dell’iniziativa: rafforzare valori, conoscenze e consapevolezze essenziali e indispensabili all’esercizio di una cittadinanza democratica nel nostro Paese, rivolto a coloro che svolgono un ruolo di guida per le comunità islamiche. I partecipanti sono stati selezionati con l’apporto di UCoII, grazie a borse di studio finanziate dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
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Stiamo già lavorando alla terza edizione del corso”, spiega
Maurizio Sangalli, presidente dell’Istituto Sangalli di Firenze. “
Il target dei partecipanti continuerà ad allargarsi. Oltre alle guide spirituali islamiche e agli insegnanti, destinatari del prossimo progetto saranno rappresentanti delle forze dell’ordine che ogni giorno, svolgendo il loro lavoro, vivono l’incontro tra culture e identità diverse. L’interazione tra le guide religiose e gli insegnanti all’interno dei laboratori è stata un momento prezioso di confronto e di dialogo tra categorie di persone che raramente riescono a mettersi in relazione tra di loro. Per noi è una grande soddisfazione sapere che ‘Formare per conoscere’ suscita grande interesse e che si concluderà con evidente soddisfazione da parte di coloro che l’hanno animato, sia dalla parte dei docenti universitari e degli esperti di interculturalità coinvolti, sia dalla parte dei corsisti”.
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Esportare in tutta Italia eventi formativi come questo e studiare progetti di formazione permanente rivolti alle guide spirituali islamiche sta diventando sempre di più una delle nostre priorità”, spiega
Yassine Lafram, presidente dell’Unione delle comunità islamiche d'Italia (UcoII) a conclusione della seconda edizione di ‘Formare per conoscere’. “
Quello che distingue questo corso da altre iniziative è che le diverse classi di partecipanti si incontrano, nascendo dal loro scambio già un percorso di conoscenza importante, a volte assolutamente inedita”.
La giornata conclusiva ha visto la consegna degli attestati ai corsisti con la partecipazione dell’Associazione Italiana degli Imam e delle Guide Religiose e il saluto di organizzatori e rappresentanti istituzionali nella sede dell’Istituto Sangalli, in Piazza San Firenze 3, a Firenze.
Docenti dei corsi: la giornalista Giuseppina Paterniti (Comunicare l’Europa ai ‘nuovi’ europei), il politologo Salvatore Vassallo (La politica e i ‘nuovi italiani’), le storiche Anna Foa (Ebraismo) e Emma Fattorini (Fare gli italiani), Massimo Carlo Giannini (Cristianesimo), il sociologo Franco Garelli (Sociologia e religioni), la teologa Francesca Bocca-Aldaqre (Psicologia e religioni), lo storico dell’arte Antonio Natali (Riflessioni sull’arte italiana).
Oltre alle guide spirituali anche dieci insegnanti delle scuole toscane hanno partecipato a lezioni valide per l’aggiornamento continuo professionale su temi come religione, cittadinanza, sociologia e arte italiana. I docenti: la teologa Francesca Bocca-Aldaqre (Psicologia e religioni), lo storico Alberto Cavaglion (Ebraismo), la storica Emma Fattorini (Cristianesimo), il sociologo Franco Garelli (Sociologia e religioni), lo storico dell’arte Antonio Natali (Riflessioni sull’arte italiana), l’islamologa Renata Pepicelli (Islam).
L’
Istituto Sangalli per la storia e culture religiose si occupa fin dalla sua nascita, nel 2014, di dialogo interculturale e interreligioso a livello nazionale ed internazionale, nonché di sostenere, con borse di studio e assegni di ricerca, giovani studiosi di tutto il mondo che si occupano di ricerca in ambito umanistico su temi socio-religiosi e con approccio multi-disciplinare. Questa realtà fiorentina laica e a-politica, sorta grazie a fondi privati, in cinque anni ha realizzato attività su temi come il rapporto tra cibo e religioni; ha organizzato convegni e dibattiti sulla legislazione e la costruzione in Italia di luoghi di culto delle diverse religioni e confessioni; si è occupata della presenza degli spazi pubblici multi-religiosi in Europa; ha sostenuto registi-documentaristi del Festival dei Popoli con il premio “Lo sguardo dell’altro”; ha collaborato con le scuole toscane per la diffusione dei valori costituzionali e ha in corso un importante progetto, in collaborazione con Oxfam Italia, per combattere la dispersione scolastica e la povertà educativa in una ventina di scuole medie e superiori toscane.
Per maggiori informazioni:
www.istitutosangalli.it