Sono 129 le donne fiorentine in difficoltà socioeconomica che hanno potuto fare una visita senologica gratuita grazie al progetto sperimentale “Insieme per prevenire” della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di Firenze, sostenuto da Corri la Vita. Tra novembre 2022 e dicembre 2023 le donne, di età maggiore di 25 anni e assistite da Acli e Caritas locali, con un invito rivolto a persone in difficoltà economica e sociale, hanno partecipato a questa iniziativa.
Il progetto (che ha vinto uno dei finanziamenti messi a disposizione da Corri la Vita attraverso il Bando 2022) è nato dalla constatazione che, dopo la pandemia, nell'area fiorentina come in tutta la Toscana, il peggioramento della situazione socioeconomica a carico di gruppi di popolazione che erano già da prima vicini al livello di povertà, abbia portato ad evidenti conseguenze per la salute: molte donne hanno rinunciato a fare visite ed esami di controllo.
Il progetto ha quindi cercato di promuovere un nuovo modello per accrescere l’attenzione delle donne alla pratica della prevenzione dei tumori.
Le visite senologiche, effettuate da un medico senologo coadiuvato da un infermiere, prevedevano anche un orientamento alla prevenzione oncologica, ai corretti stili di vita e all’autopalpazione. Non si sono verificate situazioni cliniche particolari che richiedessero di indirizzare la donna ad un Centro Senologico per approfondimenti, che comunque erano garantiti in centri senologici di Ispro e dell’area fiorentina. Le visite sono state effettuate dall’equipe Lilt direttamente nei presidi di Acli e Caritas. Per 4 donne il senologo ha richiesto una ecografia di approfondimento che è stata eseguita con un ecografo acquisito nell’ambito del progetto. In tutti i casi è stato consegnato un referto del medico Lilt da condividere con il proprio medico curante.
Alle donne è stata offerta, in modo innovativo, anche una valutazione del proprio rischio eredo-familiare, basato su una griglia validata nella Regione Emilia-Romagna. Per 6 pazienti è risultato un rischio “meritevole di approfondimento”, da qui il suggerimento di rivolgersi a un Centro di genetica del sistema pubblico per una prima valutazione.
Tra chi ha dichiarato di non avere mai aderito all’invito ai programmi di screening oncologico (né che lo esegue spontaneamente), il 40% ha chiesto di essere coinvolta in iniziative di prevenzione primaria: 71 donne hanno espresso interesse per iniziative sugli stili di vita, la nutrizione e la disassuefazione dal fumo.
“Molti cittadini, che hanno dovuto far fronte a situazioni difficili e complesse, hanno rinunciato a fare visite di prevenzione e screening” afferma Alexander Peirano, presidente Lilt Firenze. “Ma la prevenzione non va mai messa in secondo piano e questo Progetto è stata un’occasione importante per dare un contributo alla popolazione fragile. Ringrazio Corri la Vita, Acli, Caritas, il responsabile Scientifico dr. Eugenio Paci, i medici senologi dr. Alessandro Filomena e dr. Andrea Herd Smith, l’infermiera dr.ssa Antonella Agostini, il medico ecografista dr.ssa Doralba Morrone e tutto il gruppo di lavoro”.
“Essere stati di aiuto alla popolazione fragile nella prevenzione coordinando e facendo sinergia con le realtà del territorio è stato molto importante - afferma la presidente dell'associazione Corri La Vita Eleonora Frescobaldi - Corri La Vita da oltre vent’anni, grazie alla generosità e all’impegno di decine di migliaia di persone e di tante aziende, contribuisce concretamente a promuovere la cultura della consapevolezza e della cura”.
"Partecipare al progetto insieme a Lilt e Caritas ci ha permesso di offrire alle donne che si rivolgono a noi un servizio con una forte valenza educativa, permettendoci di intervenire in maniera concreta in processi di riattivazione e presa di coscienza" afferma il presidente provinciale delle Acli di Firenze, Francesco Potestio. "Chi si trova a vivere situazioni di difficoltà dal punto di vista economico e sociale, molto spesso tende a lasciare indietro tutto ciò che riguarda prevenzione e cura di sé. L'esperienza ci ha inoltre permesso di stringere legami collaborativi con altre associazioni e quindi lavorare in maniera più efficace sul territorio fiorentino."
"Negli ultimi Report elaborati dal nostro Osservatorio dedicati al tema della salute emergeva un dato molto preoccupante: le persone più fragili da un punto di vista socio-economico risultano essere anche quelle più esposte ai rischi di salute – dichiara il direttore della Caritas Diocesana Riccardo Bonechi - Si rinuncia ai controlli di routine e i follow up annuali e si tende a procrastinare le visite specialistiche ritenute accessorie o, comunque, non così importanti da drenare risorse economiche divenute scarse. In questo contesto il progetto Insieme per prevenire ha avuto il merito di rispondere con una proposta eccellente ad un bisogno espresso dal territorio e al tempo stesso lo ha fatto grazie ad un preziosissimo lavoro di rete, coinvolgendo realtà che quotidianamente convivono con il mondo della fragilità. Coloro che ne hanno usufruito hanno apprezzato molto, ringraziato per la sensibilità e la professionalità del personale medico e, in non pochi casi, hanno contribuito a coinvolgere altre donne. Come Caritas non possiamo che ringraziare la Lilt per averci coinvolto in questo progetto e manifestare il nostro interesse a proseguire nella collaborazione."
Per maggiori informazioni: www.legatumorifirenze.it