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sabato 06 dicembre 2025

Fondazione Giovanni Paolo II: via al "Processo ai poteri" con giudici gli studenti toscani

07-11-2025

Prende il via ufficialmente il “Processo ai poteri” politico, religioso, culturale ed economico. A salire sul banco dell’accusa e della difesa, come in un tribunale vero e proprio, saranno gli studenti delle scuole superiori della Toscana.

Il progetto approvato dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) per la Toscana, è ideato dalla Fondazione Giovanni Paolo II, da oltre 18 anni impegnata in progetti di cooperazione internazionale in Paesi in via di sviluppo e in situazione di guerra e di accoglienza in Italia.

Il progetto, che rientra tra le varie iniziative della Fondazione nel mondo della scuola, è già stato accolto dai docenti di una ventina di istituti superiori della Toscana; nasce dall’idea proprio di una giovane studentessa: alla Giornata della Fondazione dello scorso anno lanciò la sua proposta di pace. «Dobbiamo alzarci ogni mattina pensando di poter lasciare qualcosa nel cuore degli altri, perché l'altro può essere ovunque … Non c'è un modo giusto di aiutare: l'importante è non rimanere a guardare».

Ecco allora questo progetto, ideato sotto la presidenza di Andrea Bottinelli e scritto con l’aiuto dei giovani studenti toscani che lavorano con la Fondazione per costruire un modo concreto, per vivere insieme la speranza nelle relazioni interpersonali nelle città del Mediterraneo, dell’Europa e del mondo.

Gli studenti, aiutati dai loro insegnanti, sono invitati a riflettere sul passato come condizione imprescindibile per la costruzione di un mondo migliore attraverso l’analisi delle forme di potere, a progettare il loro “mondo nuovo” con gli strumenti idonei a riconoscere i propri diritti e a proporre soluzioni. Vengono anche invogliati a dare efficacia al loro pensiero critico e alla formazione di “cassetto degli attrezzi” con cui costruire un’etica condivisa contro le disuguaglianze.

Le classi coinvolte metteranno "sotto processo" un potere assumendo il ruolo di accusa o difesa. Un magistrato ed un avvocato penalista hanno dato la loro disponibilità a collaborare con le classi nel corso del lavoro preparatorio.

Il 13 aprile 2026 andrà in scena un vero dibattimento processuale nel “tribunale” allestito a Firenze in Palazzo Vecchio, ognuno portando avanti la propria tesi e requisitoria.

La mattina di giovedì 6 novembre 2025 nella sede dell’Ufficio scolastico regionale alla presenza del direttore Prof. Ernesto Pellecchia, si sono ritrovati per una prima giornata formativa 30 docenti provenienti da tutta la Toscana. Presenti per la Fondazione Giovanni Paolo II Carla Gonfiotti e Federico Samaden, che stanno coordinando il progetto, Maria Grazia Viticchi, che da sempre collabora con la Fondazione nel settore formativo e Silvia Sangiovanni, rappresentante dell’Ufficio Scuola della Toscana. Nel pomeriggio due formatori di Indire hanno guidato gli insegnanti presenti ad entrare nel metodo del debate.

I docenti sono stati accolti anche dall’attuale presidente della Fondazione Giovanni Paolo II Damiano Bettoni che ha spiegato loro il senso di questo progetto. “Come suggeriva Don Milani – ha detto -, la scuola è l’arte che forma il senso della legalità e la volontà di leggi migliori. Noi, come Fondazione e voi come docenti con questo progetto puntiamo a un obiettivo unico: creare un futuro più equo e sostenibile per ogni singolo essere umano, a prescindere dal suo credo. Lo realizziamo facendo crescere questi giovani con una coscienza critica, memori del passato, aperti al futuro e aperti all’accoglienza dell’altro”.

Per maggiori informazioni: https://fondazionegiovannipaolo.org