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sabato 06 dicembre 2025

"The World in Florence", laboratorio mondiale di pace all'Auditorium al Duomo di Firenze

27-11-2025

Firenze, sotto il peso dell’overtourism, si trasforma in laboratorio mondiale di pace e interculturalità. Dal 26 al 28 novembre 2025, all’Auditorium al Duomo, 48 Paesi da 5 continenti hanno risposto all’appello della Fondazione Romualdo Del Bianco imboccando la “Terza Via”: un turismo che unisce, dialoga e costruisce convivenza tra culture. 

Il 27 novembre, i rappresentanti dei Paesi partecipanti si sono confrontati attivamente, dimostrando come l’appello della Fondazione abbia subito trovato concreta realizzazione, dando vita a dialoghi e scambi di esperienze che incarnano pienamente i principi di pace e cooperazione internazionale alla base dell’iniziativa. 

Tra i messaggi di apprezzamento più significativi, l’Arcivescovo di Firenze Mons. Gherardo Gambelli ha trasmesso gli auguri e la benedizione di Sua Santità Leone XIV, sottolineando l’importanza del dialogo interculturale e della pace, che Firenze ha saputo incarnare grazie all’iniziativa della Fondazione. Messaggi di riconoscimento sono arrivati anche dall’UNESCO, ICCROM e ICOMOS, dal Ministero della Cultura della Polonia tramite l’Ambasciatore S.E. Ryszard Schnepf, dal Ministero della Cultura dell’Azerbaijan, dal Vice Ambasciatore per la Rep. Ceca Jiri Jilei, dal Console Generale della Rep. Pop. Cinese Yin Qi, fino ai sindaci Koji Matsui (Kyoto, Giappone) e Adrian Schrinner (Brisbane, Australia). 

In questo contesto prende vita l’Officina Internazionale delle Buone Pratiche, un laboratorio globale di co-creazione che coinvolge istituzioni, comunità e imprese, con l’obiettivo di costruire una rete mondiale di progettazione all’interno dei Siti Patrimonio Mondiale. L’iniziativa restituisce a Firenze un ruolo guida nel dibattito internazionale sul turismo sostenibile e sulla responsabilità dei territori culturali.

Cuore simbolico dell’evento è l’opera in bronzo “STUPORE”, manifesto del percorso Life Beyond Tourism. La scultura racconta la trasformazione “dal metallo della guerra al metallo della pace”: dall’ottone da fuoco, simbolo di distruzione e memoria dolorosa, all’ottone da fiato, che produce armonia e dialogo. Questo passaggio rappresenta il Modello Life Beyond Tourism – LBT, dove viaggio, incontro, comunicazione, conoscenza ed economia generano relazioni interculturali.

Al centro della trasformazione si colloca il Sito Patrimonio Mondiale UNESCO, la “spoletta virtuosa” che attiva un’esplosione di consapevolezza e richiama la missione dell’UNESCO: prevenire il ripetersi delle atrocità della guerra e costruire pace in un mondo interconnesso.

La parte superiore della scultura ospita il Cubo 210, l’“ordigno della pace”, simbolo dei Siti UNESCO come spazi d’incontro tra culture e motori di sviluppo responsabile. In basso, il bossolo 88 anticarro della Linea Gotica, reso inoffensivo, testimonia la trasformazione dell’overtourism in multiculturalità e Cultura del Dialogo.

La Cupola rappresenta la resistenza al cambiamento, mentre la Cintura alla sua base racchiude gli strumenti operativi del modello LBT – dalle Learning Communities ai Management Plans – che portano la cultura della pace nelle pratiche quotidiane dei territori.

Con STUPORE, la Fondazione Del Bianco afferma la Via UNESCO, la Terza Via del turismo: dopo la tutela del patrimonio (Convenzione UNESCO 1972) e l’apertura del patrimonio alle comunità (Convenzione di Faro 2005), oggi si propone un turismo consapevole che genera comprensione, cooperazione e convivenza tra i popoli.

Alla manifestazione hanno partecipato delegazioni da 48 Paesi: Algeria, Arabia Saudita, Armenia, Australia, Azerbaijan, Belgio, Brasile, Burundi, Cambogia, Camerun, Canada, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Francia, Giappone, Georgia, Germania, Giordania, Irlanda, Israele, Italia, Kyrgyzstan, Malaysia, Malta, Niger, Nigeria, Norvegia, Mali, Marocco, Olanda, Perù, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Regno Unito, Repubblica Democratica del Congo, Romania, Rwanda, Sierra Leone, Slovacchia, Somalia, Spagna, Stati Uniti, Svizzera, Tunisia, Turchia, Ucraina, Ungheria.

A Firenze nasce così un modello nuovo: non un turismo che consuma la città, ma un turismo che costruisce pace e dialogo interculturale.

Per maggiori informazioni: www.theworldinflorence.com