Non si compra e non si accende la luce. Questi i due comandamenti principali dello
sciopero della spesa, giunto alla sua quinta edizione, indetto dalle associazioni aderenti a
Intesa consumatori -Adoc, Adusbef, Codacons e Federconsumatori-
contro il carovita e quello che le associazioni definiscono "immobilismo di un governo assente". I cittadini sono così invitati ad astenersi dallo shopping per chiedere al governo e ai commercianti
una riduzione generalizzata dei prezzi del 20%. Per ora i supermercati di Roma rimandano un'immagine che conferma una certa adesione allo sciopero da parte dei cittadini: corridoi vuoti e cassieri con le mani in mano e gli occhi sul giornale. Altre città principali dello sciopero sono Milano, Genova e Catania. Oltre
l'appello nazionale ai cittadini a non comprare niente per due ore, dalle 11.30 alle 13.30 e il blackout energetico previsto per cinque minuti, dalle 11.30 alle 11.35, ogni città porterà avanti dei propri modi di protestare.