Saranno 166, il doppio rispetto allo scorso anno, i
ragazzi e le ragazze che da domani inizieranno la loro esperienza
nei campi di lavoro in Sicilia, organizzati da Arci e Libera, nelle terre confiscate alla mafia. Nel progetto dei campi di lavoro sono state previste sessioni di studio sull' analisi del fenomeno mafioso, per dimostrare come la mafia costituisca un freno allo sviluppo economico, e sul ruolo della società civile.
Per Vincenzo Striano, presidente di Arci Toscana, i ragazzi e le ragazze toscane che partecipano all'iniziativa "rappresentano una risorsa straordinaria per il rinnovamento dei valori della nostra società".