Circa 1360 negozi, di cui oltre
la metà di proprietà di immigrati di origine asiatica. E' quanto emerge
da un'indagine sull'imprenditoria extracomunitaria a Firenze e in particolare sul
commercio etnico dal 1975 al 2005. Il rapporto è stato realizzato dal Dipartimento di studi storici e geografici
"Laboratorio di Geografia" dell'Università di Firenze in collaborazione con l'Assessorato comunale all' Accoglienza e Integrazione.
Il rapporto fa luce inoltre sulla situazione del lavoro dipendente, che per quanto riguarda gli stranieri ha superato, nel 2005, il 20% delle assunzioni totali. Per quanto riguarda le attività, aperte da extracomunitari (che nel 1975 erano solo 3), il maggior incremento è avvenuto negli ultimi anni: delle 1361 aziende attive, 793 (il 58% del totale) sono state aperte dopo il 1999. Per quanto riguarda la provenienza, il 55% dei titolari dei negozi è di origine asiatica, circa il 30% di origine africana, seguono poi quella americana ed europea.
Fra le nazioni al primo posto c' è l'Iran ( con circa 270 attività), la Cina (250), il Senegal (127) e il Marocco (81).