Giovedì 3 Novembre, alle ore 21.00, il Cinema Odeon Firenze ospita la prima nazionale del documentario "Requiem for the American Dream" in cui Noam Chomsky spiega come la maggior parte delle ricchezze e del potere americano siano nelle mani di pochi (Versione originale con sottotitoli in italiano). Il tema centrale è l’impatto dell’economia e in particolar modo dei mercati sull’ambiente politico, sociale e culturale statunitense. Chomsky, da sempre attivista politico, anarchico ed esponente della New Left, ripercorre in forma di decalogo i precetti per un sistema incentrato su potere e ricchezza, capace di autoalimentarsi a scapito della stragrande maggioranza della popolazione. Il presupposto è lo strettissimo legame tra ricchezza e potere, un “circolo vizioso” radicato nel sistema statunitense. Occorre considerare una particolare differenza tra la prassi politica americana e, ad esempio, quella europea: negli Stati Uniti l’ingente costo delle campagne elettorali è a carico di privati, perlopiù di industriali, disposti a finanziarle avendo un ritorno in termini di potere (futuri privilegi da parte di chi “fa le leggi”).
Lo scenario messo in luce da Chomsky è dominato dalla creazione di fenomeni di massa (specchietti per le allodole) capaci di distrarre la popolazione dalla pretesa di costituire un potere a tutti gli effetti democratico. Si parla per esempio del benessere, della creazione di nuovi bisogni nella cui soddisfazione risiede il motore del mercato a vantaggio della stessa ricchezza (considerata come un vera e propria classe sociale). E ancora, il miracolo del precariato, che impedisce ai lavoratori di rivendicare, per esempio, il diritto di aggregazione; lo sfruttamento dell’irrazionalità dell’uomo che si trova a fare una scelta (politica, commerciale eccetera) sulla base di informazioni incomplete o inesistenti fornite da spot pubblicitari che puntano sulla spettacolarizzazione di prodotti, persone e idee. È difficile non percepire nelle parole di Chomsky uno spaccato della nostra contemporaneità, anche europea. Di qui nasce la preoccupazione per un futuro dominato dall’individualismo economico e dalla perdita della dimensione umana e civile della società.
Info: www.odeonfirenze.com