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sabato 20 aprile 2024

''La ragazza senza nome'' di Jean-Pierre e Luc Dardenne nei cinema Flora e Spazio Uno

27-10-2016

Da giovedì 27 ottobre arriva nei cinema Flora e Spazio Uno di Firenze "La ragazza senza nome", il nuovo film di Jean-Pierre e Luc Dardenne.
La protagonista della storia è Jenny, una giovane dottoressa, che si sente in colpa per non avere aperto la porta del suo ambulatorio a una ragazza trovata di lì a poco senza vita. Dopo aver appreso dalla polizia che non c’è modo di identificarla, Jenny ha solo un obiettivo: scoprire l’identità della ragazza, così che possa avere un nome sulla tomba.
Affinché le persone non muoiano senza un nome e non scompaiano dalla nostra memoria, dalla nostra umanità." Con queste parole i pluripremiati cineasti belgi parlano del loro ultimo film: una storia che è, soprattutto, la ricerca di un’identità, raccontata attraverso un grande cinema che si fa specchio e metafora del reale.
La società di distribuzione cinematografica BIM, Croce Rossa Italiana e OIM - Organizzazione Internazionale per le Migrazioni si uniscono per sensibilizzare il pubblico sul tema delle vittime senza volto.

"Oltre al fenomeno migratorio -fa sapere la Croce Rossa Italiana- operiamo ogni giorno per alleviare la sofferenza umana e per dare un'identità a ogni tipo di vulnerabilità in modo da comprenderla e lavorare per superarla. Si tratta di un'opera incessante portata avanti da migliaia di volontari, ovunque e per chiunque, per combattere quello che, paradossalmente visti i tempi, sembra il male maggiore: l'invisibilità".

Sono anni che l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni si occupa di fornire assistenza ai migranti vulnerabili che sbarcano via mare in Italia”, afferma Federico Soda, Direttore dell’Ufficio di Coordinamento OIM per il Mediterraneo. “Il fenomeno delle vittime senza nome è molto attuale in quanto è estremamente complesso, spesso impossibile, dare dei nomi alle persone che perdono la vita in mare. Sono stati oltre 3650 i migranti morti in mare solo nel 2016, la maggior parte dei quali senza nome. Ma sono persone, non numeri. Questo film solleva proprio questa riflessione: dobbiamo ricordarci che dietro i numeri dei morti senza nome ci sono persone, storie, famiglie, speranze. Una storia, quella raccontata dai Fratelli Dardenne, che pone anche l’accento su un’altra tematica particolarmente sensibile: quella delle ragazze vittime di tratta fatte venire in Europa a scopo di sfruttamento sessuale, un fenomeno che negli ultimi anni risulta purtroppo essere in costante crescita.”

Info: www.bimfilm.com