France Odeon (28 ottobre – 1 novembre),
festival del cinema francese di Firenze diretto da Francesco Ranieri Martinotti, presenta
un'ottava edizione ricca di novità e proposte che ne rinnovano la formula, in concomitanza con l'apertura de
La Compagnia, la Casa del Cinema della Toscana (via Cavour 50/r).
Le novità dell'edizione 2016 di France Odeon:- L'istituzione di
una sezione di cortometraggi (martedì 1 novembre, ore 15.30) realizzati da giovanissimi talenti, tutti al femminile, rappresentativi delle multiculturalità del cinema francese (Afghanistan, Camerun, Senegal, Francia) che utilizzano nuovi linguaggi, trattano temi di grande attualità e si rivolgono ai loro coetanei;
- La creazione di una giuria composta dall’attrice Margherita Buy, Angelo Curti (produttore) e Fabio Ferzetti (critico), che assegnerà il premio Foglia d'oro al miglior film della selezione (premiazione martedì 1 novembre ore 19.30).
- Il raddoppio del Premio L'essenza del Talento assegnato assieme a Ferragamo Parfums, main sponsor del festival: quest'anno andrà a Nicole Garcia, regista di Mal de pierres, e a Jenna Thiam, giovane attrice del film L'indomptée di Caroline Deruas (sabato 29, ore 16.30), con una menzione particolare a Catrinel Marlon, attrice e modella che si affaccia sulla scena italo-francese (i premi saranno consegnati nella serata inaugurale, venerdì 29 ore 18.45, a seguire, il film Mal de pierres).
I filmIl nucleo centrale della rassegna rimane invariato e prevede
una selezione di film per il 90% mai visti in Italia. Oltre a Mal de pierres (la storia di Gabrielle, Marion Cotillard, cresciuta in seno alla piccola borghesia agricola, che per curare i suoi calcoli renali, “mal de pierres”, incontrerà in uno stabilimento termale un reduce dell’Indocina, Louis Garrel) e L’indompté (il rapporto tra la fotografa Axèle e la scrittrice Camille, sullo sfondoo di Villa Medici, dove gli elementi fantastici si mescolano alla quotidianità), i 5 giorni di proiezioni comprendono Médecin de campagne, di Thomas Lilti, la storia di un medico di campagna (François Cluzet) su cui tutti gli abitanti di un piccolo angolo di campagna possono contare, perché li ascolta, li cura e li rassicura giorno e notte, 7 giorni su 7. Ma Jean-Pierre si ammala, e vede arrivare in suo soccorso la giovane medico Nathalie. Ma quest’ultima potrà rimpiazzare colui che si credeva insostituibile? (sabato 29, ore 19). Chiude la serata di sabato (ore 22) Baden Baden, di Rachel Lang: il racconto della torride giornate estive di Ana, delusa per un’esperienza lavorativa finita male, si intreccia con le cure che ha deciso di portare all’anziana nonna che non riesce più a lavarsi nella vasca, il ritorno di fiamma per un suo ex e l’intensa intimità ritrovata con il suo migliore amico.
Domenica 30 ottobre la giornata si apre con La prunelle de mes yeux, di Axelle Ropert (ore 16.30): una ragazza, un ragazzo. A lei piace un tipo di musica, a lui un altro. Abitano nello stesso condominio, si incrociano, si detestano. Lei è non vedente, lui ci vede benissimo. Un giorno, per prendersi gioco di lei, lui si fa passare per cieco. Ma questo irriverente giochetto gli costerà più caro di quanto non avrebbe potuto prevedere.
La proiezione della sera è riservata a Tour de France, di Rachid Djaïdani, dove il mito Gérard Depardieu viene affiancato dal giovane rapper Sadek in un viaggio verso il sud della Francia che diventerà l’occasione di avvicinamento e confronto tra le due anime del Paese, la vecchia e tradizionalista, quella nuova e ribelle (ore 18.30). Chiude Polina, danser sa vie (ore 21.15), dove Juliette Binoche si confronta col mondo della danza diretta da Valérie Müller e Angelin Preljocaj, coppia dietro la macchina da presa e nella vita.
Lunedì 31, in concorso, Les innocentes di Anne Fontaine (ore 17): Mathilde, una giovane medico francese della Croce Rossa, è in missione per assistere i sopravvissuti della Seconda Guerra Mondiale. Quando una suora arriva da lei in cerca di aiuto, Mathilde viene portata in un convento, dove alcune sorelle incinte, vittime della barbarie dei soldati sovietici, sono tenute nascoste.
La giornata prosegue con Un vrai faussaire, il documentario di Jean-Luc Leon, sull’incredibile ma vera storia di Guy Ribes, discusso e abile autore di quadri “alla maniera di...”, che ha riempito con più di 300 esemplari le maggiori collezioni d’arte del mondo (ore 19.15). Chiude Souvenir, con una splendida Isabelle Huppert diretta da Bavo Defurne nei panni di Liliane, sbiadita operaia di un’azienda di prodotti alimentari che ha lasciato dietro di sé una carriera di cantante pop bruscamente interrotta, e che grazie all’incontro con un giovane boxeur vuol tornare sulle scene (ore 21.30).
Martedì 1 novembre, dopo i cortometraggi - Au bruit de clochettes, di Chabname Zariab, Le bleu blanc rouge de mes cheveux, di Josza Anjembe, Maman(s), di Maïmouna Doucouré e L’île jaune, di Léa Mysius e Paul Guilhaume (ore 15.30) -
alle 17.15 è la volta di Une vie, di Stéphan Brisé, tratto da un romanzo di Guy de Maupassant ed interpretato da Yolande Moreau.
Ad essi si aggiunge il film di chiusura, fuori concorso, Comment j’ai rencontré mon père, di Maxime Motte, con Isabelle Carré e François-Xavier Demaison (martedì sera, dopo la premiazione), che in forma di commedia affronta un tema attualissimo: una coppia della Normandia abita in una casa in riva al mare con il figlio adottivo, un bambino di origini africane, il quale non si spiega perché i suoi genitori abbiano la pelle bianca. Finché un migrante non approda sulla spiaggia portando davanti ai suoi occhi l'immagine di quel mondo dal quale lui stesso proviene.
Film a sorpresa, venerdì alle 22, Orpheline, di Arnaud des Pallières, che fotografa quattro momenti di vita di altrettanti personaggi femminili, fino a riunirli in una sola donna.
Anche quest'anno il festival si occuperà di temi all’ordine del giorno nel dibattito legato alla professione, con il convegno (Venerdì 28 ottobre alle ore 11.00) dal titolo Le società degli autori. Italia e Francia, esperienze a confronto. Come si adeguerà il sistema italiano per la raccolta dei proventi del diritto d’autore in base alla direttiva europea che prevede forme di liberalizzazione? Parteciperanno al convegno, tra gli altri, Pascal Rogard (Sacd), Gaetano Blandini (Siae), Mathieu Gallet (Radio France), Nicola Borrelli (DGC-MIBACT), la senatrice Rosa Maria Di Giorgi e la Vicepresidente e Assessore alla cultura della Regione Toscana Monica Barni. Il convegno è realizzato in collaborazione con Associazione Nazionale Autori Cinematografici (Aesvi) e il sostegno di Società Italiana Autori Editori (Siae).
Ospiti d’onore del Festival saranno Nicole Garcia (regista Mal de pierres), Caroline Deruas, Jenna Thiam e Christine Gozlan (regista, attrice e produttrice di L’indomptée), Rachid Djaïdani e Gérard Depardieu (regista e attore di Tour de France) e Jean-Louis Livi (produttore di Une vie).
Il premio Foglia d'oro, creazione Giusto Manetti Battiloro, Maison che dal XVII secolo produce la materia prima per la doratura di oggetti d’arte, consisterà in una foglia d'oro di alcuni grammi, forgiata in esclusiva per France Odeon.Per ulteriori informazioni:
www.50giornidicinema.it