Mercoledì 9 novembre La Compagnia, in via Cavour 50/r, ospita l'ultima giornata del Festival Internazionale di Cinema e Donne con l'anteprima del nuovo documentario della regista e antropologa fiorentina Silvia Lelli, sul fenomeno della violenza di genere: dopo aver presentato lo scorso anno "Violenza Invisibile", quest'anno presenta il suo "Violenza Svelata" (ore 16.00, Sala grande).
Nel documentario alcuni uomini e donne hanno deciso di raccontare a piena voce e a volto scoperto le storie di violenza contro le donne, per spezzare quel meccanismo di indifferenza e negazione che ne favorisce il reiterarsi.
Violenza raccontata da alcune donne, un uomo, un'anziana partigiana - la madre della regista - una donna 'velata', sopravvissuta ai barconi nel Mediterraneo. Storie a cui spesso non prestiamo attenzione e che mostrano la complessità e le radici profonde di questo fenomeno, che matura in un contesto socioculturale apparentemente 'normale'. Storie che raccontano realtà assai diverse ma con un comun denominatore, quello di produrre e legittimare le violenze contro le donne: da quelle quotidiane a quelle più estreme, da quelle più palesi e materiali a quelle silenziose e psicologiche.
L'atto stesso di renderle pubbliche parlandone in un documentario, disinnesca il meccanismo del silenzio e il film stesso diviene uno strumento concreto di contrasto alla violenza di genere, di lotta per il rispetto, la libertà, la pari dignità tra uomini e donne.
Sempre alle ore 16.00, alla Saletta MyMoveis de La Compagnia, il regista fiorentino Duccio Chiarini presenta "Settembre", la prima iniziativa culturale del Centro Studi della Fondazione Meyer. Un documentario che entra in punta di piedi nell’universo dei suoi protagonisti, gli adolescenti, tra sogni interrotti, emozioni, amicizie e rimpianti.
Alle ore 21 chiude il 38esimo Festival Internazionale di Cinema e Donne un evento speciale dedicato all'Olanda, paese della parità per eccellenza, con l'anteprima del film "Seaside Walking", della regista Mirjam de With. Premio Gilda film 2016. Un film che rappresenta bene la nuova onda delle registe olandesi che testimoniano la possibilità di includere le differenze, anche quelle che la vita spesso aggiunge alle comuni diversità di lingua, cultura e provenienza geografica. Un cinema giovane che coniuga assai bene piacere visivo e un concetto alto di Cittadinanza.
Nel film, Johan fa il pescatore nel bellissimo mare della Norvegia ed è innamorato di una ragazza lappone. Rientra per un po’ nel suo paese, l'Olanda, che ha lasciato da anni. Tornato a Volendam, Johan dovrà vedersela con un passato tragico e con un presente che richiede coraggio e assunzione di responsabilità.
Alle ore 19 (Saletta MyMovies) la regista Mirjam de With incontrerà il pubblico.
Info: www.50giornidicinema.it