Il celeberrimo tenore aretino Vittorio Grigòlo e la soprano tedesca Diana Damrau: è questo il cast stellare della nuova produzione di "Romeo e Giulietta", l'opera tragica e romantica di Charles Gounod, basata sull'omonimo capolavoro di William Shakespeare, che martedì 24 gennaio alle 20 arriverà nelle sale di Firenze direttamente dal Metropolitan Opera House di New York. Con la regia di Bartlett Sher e la direzione del Maestro Gianandrea Noseda, la leggendaria vicenda dei due amanti di Verona sarà proiettata in alta definizione dal prestigioso teatro di Manhattan, distribuita da QMI/Stardust nell’ambito di Stardust Classic.
In città e provincia lo spettacolo è in programma al Multisala Adriano e all'Uci Cinemas di Firenze, oltre che al Multisala Grotta di Sesto Fiorentino e al Cinema Teatro Everest di San Casciano Val di Pesa.
Realizzato in co-produzione con il Teatro alla Scala di Milano, lo spettacolo - che negli Stati Uniti ha debuttato la notte di Capodanno - vede nei ruoli dei protagonisti due tra i nomi più illustri del panorama operistico mondiale. Vittorio Grigòlo interpreta un Romeo impetuoso e appassionato, capace di passare, grazie al suo eccezionale talento vocale, da esplosioni di forza virile ad attimi di fragile vulnerabilità, mentre Diana Damrau porta sul palcoscenico una Giulietta che unisce nel canto la freschezza di un’adolescente innamorata alla carica di tragica intensità di una donna capace di preferire la morte alla lontananza dal proprio amato. Insieme i due danno vita a quattro indimenticabili duetti, tra cui la classica scena del balcone (“O nuit divine”), mantenendo un perfetto equilibrio tra abbandono romantico e intimità melodica.
Il "Romeo e Giulietta" di Gounod, che debuttò il 27 aprile del 1867 al Théâtre Lyrique di Parigi e la cui eco venne enormemente amplificata dal pubblico affluito proprio in quei giorni nella capitale francese per assistere all’Esposizione Universale, è probabilmente l’opera di maggior successo del compositore francese dopo il “Faust”. Nella rilettura di Sher l’ambientazione viene spostata dal Cinquecento shakespeariano agli inizi dell’Ottocento, ma rimane invariata l’attenzione che Gounod dedicò ai suoi protagonisti, concentrando la messa in scena non tanto sulla lotta senza quartiere tra Montecchi e Capuleti, quanto piuttosto sull’interazione tra gli amanti, ottenendo come risultato momenti di irresistibile romanticismo.
La stagione lirica 2016/2017 del Met si inserisce insieme a quella di danza del Teatro Bolshoi di Mosca nell’ambito di Stardust Classic: sette opere e sette balletti, tra classici intramontabili e nuove sorprendenti produzioni interpretate dai grandi nomi della danza e dell’opera, direttamente dai palcoscenici più prestigiosi del mondo allo schermo del cinema più vicino a casa.
Costo biglietto: 15-10 euro.
Per l'elenco completo dei titoli e delle sale coinvolte: www.stardustclassic.it