Giovedì 6 aprile, terza giornata del festival
Middle East Now, ampio programma di proiezioni, appuntamenti culinari,
incontri dedicati al Medio oriente Contemporaneo tra Cinema La Compagnia e Cinema Stensen.
Cinema La Compagnia:ore 15.15 l’anteprima italiana di
“White House” di Arastu Mafakheri, sulle vicende di un giovane imam alle prese con la sua prima missione in un villaggio sperduto del Kurdistan; a seguire, per la sezione MIDDLE EAST CLASSICS – film cult dal Medio Oriente, “Law of the Border [Hudutların Kanunu]” di Lüfti Ö. Akad, capolavoro del cinema turco del 1966, considerato un vero e proprio western;
ore 16.15 la prima di
“Team Gaza” di Frederick Mansell e Laurens Samsom sulla storia di quattro giovani di Gaza, accomunati dalla passione per il calcio, che tentano di garantirsi un futuro migliore;
ore 16.45
“Desert Fire: the World Cup Rebels of Kurdistan” di Jack Losh e Sebastien Rabas, reportage realizzato nell’ambito del progetto “Cities” sulle città in Medio Oriente del quotidiano inglese The Guardian, che narra le vicende della squadra del Kurdistan durante la coppa del mondo di calcio delle nazioni senza stato, delle minoranze e dei territori non riconosciuti che si è tenuta in Abkhazia nel 2016;
ore 18.15 si entra nel vivo del
Focus sull’Egitto con la proiezione in anteprima di “Happily Ever After”, sulla tormentata storia d’amore nata durante la primavera araba egiziana tra i due registi Nada Riyadh e Ayman El Amir;
ore 20.45
anteprima, alla presenza del regista Zaradasht Ahmed, di “Nowhere to Hide”, incredibile storia dell’infermiere Nori Sharif che ha continuato incessantemente a fare il suo lavoro nel cosiddetto “triangolo della morte”, la zona più pericolosa del centro dell’Iraq, fino all’arrivo delle truppe dell’ISIS;
ore 22.30 il
regista iraniano Abed Abest presenterà la prima del suo “Tamaroz [Simulation]” film dai dialoghi potenti, con una scenografia ridotta al minimo, in cui la monotonia crea suspense e il senso di astrazione diventa metafora dell’esilio.
Cinema Stensen:ore 18 l’anteprima di
“Mare Nostrum” di Rana Kazkaz e Anas Khalaf sulle difficili scelte di un padre siriano; seguito, per il focus sull’Egitto, dall’anteprima di “Withered Green” , film di debutto del giovane talento del cinema egiziano Mohammed Hammad, presente in sala, sulla determinazione di una giovane donna nel negoziare le tradizioni patriarcali legate al matrimonio;
ore 21
l’omaggio ad Abbas Kiarostami con la proiezione del suo “Take Me Home” ultima opera di uno dei più grandi maestri del cinema iraniano, che ci porta con la sua macchina da presa nel sud dell’Italia; a seguire “Parting” debutto alla regia di Navid Mahmoudi e film candidato agli Oscar, storia toccante di una giovane coppia di immigrati afgani che cerca di lasciare l’Iran per raggiungere l’Europa.
Al Cinema la Compagnia, ingresso gratuito, per la sezione Talks “Il Punto delle 19.30” a cura di Felicetta Ferraro,
“Laboratorio Tehran. Spazio pubblico, cultura, identità” incontro con Stella Morgana, studiosa di Medio Oriente impegnata in una ricerca su identità e trasformazione dell’Iran contemporaneo, e Simone Zoppellaro, giornalista e ricercatore, con esperienza pluriennale di lavoro in Iran, per parlare della recente evoluzione della capitale iraniana.
L’aperitivo “Urban Delights”, alla Compagnia dalle 20.00, sarà curato dallo chef Philip Juma, ospite speciale del festival, celebre in tutto il mondo per la sua personale rivisitazione della tradizione culinaria irachena.
Per tutta la durata del festival, dalle 11.00 alle 22.30, nel foyer del Cinema La Compagnia sarà visibile la video installazione SHAMIYAT! People, Places and Things from Syria in cui l’architetto e ricercatore Giuseppe Alizzi ritrae persone, cose e luoghi in Siria qualche mese prima dell’inizio della distruzione, in tutta la loro quotidiana bellezza; e sarà proiettato il video “Leaves fall in all seasons” dell’artista saudita Ahmed Mater, che mostra la Mecca con i suoi cantieri di città in continua evoluzione e documenta le condizioni di vita dei lavoratori immigrati, attraverso i filmati dei loro cellulari.
La libreria Urban Middle East Books proporrà una selezione di libri ispirati al tema della rassegna 2017 “Urban Middle East”, per un tour letterario attraverso le grandi realtà urbane del Medio Oriente.
Middle East Now è organizzato dall’associazione culturale Map of Creation, con la direzione artistica di Lisa Chiari e Roberto Ruta, il contributo di Regione Toscana, Comune di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze - Osservatorio per le Arti Contemporanee, Oxfam Italia, Gruppo Why the Best Hotels Firenze, con il supporto di FST-Fondazione Sistema Toscana, La Compagnia, New York University Florence – Villa La Pietra, Ponte33, Institut Français, Azalai Travel Design, in partnership con Fondazione Istituto Stensen, Meltin’Concept / Let7, Fondazione Studio Marangoni, e altre istituzioni e partner locali e internazionali.
ll festival è inserito nel cartellone della Primavera di Cinema Orientale, realizzato per Regione Toscana da Quelli della Compagnia di Fondazione Sistema Toscana.
Per ulteriori informazioni:
www.middleastnow.it