Il mondo delle sale cinematografiche in Italia, tra difficoltà e successi, tra cambiamenti urbanistici e novità per resistere, sarà raccontato nel documentario "Mexico! Un cinema alla riscossa" di Michele Rho, martedì 9 maggio, al cinema Stensen di viale Don Minzoni, alle ore 21 (ingresso 8 euro, ridotto 6) alla presenza del regista e del protagonista Antonio Sancassani. Il documentario è distribuito da Officine UBU in tour nei cinema d’Italia.
Al centro dell’opera di Rho il cinema Mexico, una delle ultime sale monoschermo rimaste a Milano, e la sua storia legata indissolubilmente alla figura di Antonio Sancassani che da quarant'anni la gestisce in modo indipendente e libero. I 36 anni del Rocky Horror Picture Show e i due straordinari anni di Il vento fa il suo giro di Giorgio Diritti sono solo alcuni dei successi che hanno reso la sala un punto di riferimento nazionale per gli addetti ai lavori e gli appassionati del cinema di qualità.
Al cinema Mexico passano film indipendenti, opere prime, film in lingua originale, documentari, film dimenticati o “bruciati” dalle grandi distribuzioni. Sancassani sostiene che devono sempre essere gli spettatori a decretare il successo o l’insuccesso di un film.
A raccontarlo, oltre alla voce e alla figura resistente di Sancassani, i testimoni della realtà milanese e del grande cinema italiano da Luca Bigazzi a Moni Ovadia, da Claudio Bisio a Giorgio Diritti, da Giuliano Pisapia a Isabella Ragonese.
“Mexico! è la storia – ha spiegato il regista – di un uomo che fin da bambino ha inseguito un sogno, quello del fare cinema, con grande caparbietà e purezza. A volte però la realizzazione dei propri sogni passa per strade impervie e faticose sopratutto in un mondo così complesso e sfaccettato come quello dell’esercizio cinematografico. Mexico! racconta la storia di Antonio che lotta quotidianamente per tenere aperto il suo cinema, ragione stessa della sua vita, dandogli un destino diverso rispetto agli innumerevoli cinema che hanno chiuso i battenti nel nostro paese. Mexico! fa luce su un mestiere, quello dell’esercente cinematografico che nessuno ha mai raccontato così da vicino”.
Il film documentario indaga, intorno alle vicende dello storico cinema di Milano, i sogni di più generazioni, emblema italiano di un “modo di fare cinema resistente” ambientato in un quartiere che ha vissuto cambiamenti radicali e che è oggi una delle zone più vive della città. Asserragliato tra show-room di moda, baretti di tendenza e agenzie di modelle, ultimo avamposto di un certo tipo di cinematografia, il Mexico da anni combatte contro il fantasma della chiusura respingendo le offerte di chi lo vorrebbe acquistare per trasformarlo nell’ennesimo show-room. Nel documentario sono presenti anche molti giornalisti, critici cinematografici, che hanno frequentato quel cinema: da Maurizio Porro a Paolo Mereghetti, da Barbara Sorrentini ad Alberto Pezzotta. Attraverso le parole di alcuni dei protagonisti della scena cinematografica italiana, il film propone una riflessione sulla difficile situazione che attualmente vive la distribuzione nelle sale.