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mercoledì 25 dicembre 2024

XV Edizione delle ''Giornate del Cinema Quebecchese'' all'Institut Français Firenze

22-03-2018
Giovedì 22 e venerdì 23 marzo 2018, nell'ambito della "Settimana della Francofonia", l'Institut Français Firenze (Palazzo Lenzi - Piazza Ognissanti, 2) ospita la XV Edizione delle "Giornate del Cinema Quebecchese" su "Amore, Arte e Rivoluzione - 50 anni dopo il 1968". 

Maggio 1968. Da Parigi si infiamma un movimento di rivolta globale, che risponde tardivamente alla crisi di un sistema politico consumato, distante dalla gente, affaticato. La ribellione sovverte le regole della scrittura e del pensiero, facendo indignare Pasolini, voce dissonante che ne intuisce segnali intrinsecamente borghesi. Ma da quel pensiero liberato, i confini e i meccanismi dell’immaginazione, della parola, della sessualità e dell’arte, si trasformeranno in modo irreversibile.
Cinquant’anni dopo, il cinema del Québec racconta di esperienze collettive, di appartenenza, di fratellanza, di amori, di liberazioni, di partecipazione e con la sua poetica politica, interpreta la realtà effimera del contemporaneo in modo efficace, testimone attuale di quel movimento e di quei tempi di radicale cambiamento.

All’Istituto Francese di Firenze, in piazza Ognissanti, si parte giovedì 22 marzo, alle ore 18, con la proiezione dei cortometraggi Slurpee di Charles Grenier e Pre-drink di Marc-Antoine Lemir. A seguire (ore 18.45) la prima italiana del documentario Bienvenue à FL di Geneviève Dulude-De Celle, un ritratto di una comunità di studenti di una scuola del Quebec narrati anche attraverso la cinepresa istallata dentro la scuola di Fernand-Lefebvre di Sorel in un periodo in cui gli studenti stanno partecipando alla nascita e all’evoluzione di un progetto fotografico collettivo studentesco e all’imminente ballo di fine anno, raccontandoci come i ragazzi e le ragazze si immaginano il mondo reale (un ritratto futuro prossimo dei sogni di una generazione). Presentato al Toronto International Film Festival.
In prima serata – alle ore 20 - si terrà la prima italiana di Nelly di Anne Émond, film liberamente ispirato dall’opera autobiografica di Nelly Arcan, nel quale la regista tratteggia un ritratto di donna frammentata, spezzata, divisa nelle sue molteplici identità inconciliabili. Scrittrice e prostituta, star del palcoscenico e amante infelice.

La seconda giornata della rassegna parte, venerdì 23 marzo, parte alle ore 18 con la proiezione dei cortometraggi Regard di L’équipe di Wapikoni Mobile e Les insulaires di Valérie Lessard e la proiezione, a seguire (ore 18.15), del lungometraggio Montréal la blanche di Bachir Bensaddek che filma il ritratto di due migranti algerini in Québec, interrogandosi con schiettezza sul senso di identità e sul significato della parola integrazione.
In prima serata, alle ore 20, Le petite fille qui aimait trop les allumettes di Simon Lavoie, ispirato liberamente a un racconto di Gaétan Soucy, il regista gira in bianco e nero la ricostruzione del mondo antico e dei segreti di una famiglia disfunzionale. Ambientato in una foresta dell'immenso Québec rurale Lavoie realizza un film che racconta dell'adolescenza di una ragazzina, che si chiama "Fratello"  e che deve fare i conti con un mondo totalmente dominato dal potere patriarcale e maschile (presentato al Toronto International Film Festival).

Film in versione originale con sottotitoli in italiano. Evento gratuito.

Rassegna a cura di Joe Balass. In collaborazione con Conseil des arts et des lettres du Québec, Société de développement des entreprises culturelles du Québec, Delegazione del Québec a Roma, Ambasciata del Canada in Italia e Institut français Milano.

Per ulteriori informazioni: www.institutfrancais.it/firenze - www.cinemaquebecitalia.com
   
LG