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mercoledì 25 dicembre 2024

Programmazione settimanale del cinema Spazio Uno di Firenze

13-09-2018
Ecco la programmazione del cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), questa settimana saranno proiettati i seguenti film:

"Don't worry" di Gus Van Sant
Gus Van Sant mette in piedi un toccante spaccato della vita di John Callahan e si avvale delle ottime performance del suo cast, guidati da un emozionante Joaquin Phoenix. Con "Don’t Worry", Gus Van Sant prosegue il discorso della lotta dell’essere umano ai propri demoni interiori, che è stato un po’ una sorta di fil rouge in gran parte della sua filmografia. E' un film che doveva vedere la luce già vent’anni fa quando Robin Williams acquisì i diritti dell’autobiografia di John Callahan, senza poi farne di niente. "Don’t Worry" evita sapientemente e con astuzia ogni forma di pietismo e di piagnistei. La situazione nel quale si ritrova John Callahan poteva dirottare il film verso un registro più cupo, buio. Invece no, non accade niente di tutto questo. Perché la vita del protagonista è una di qulle che vanno raccontate con leggerezza e sorriso sulle labbra, proprio come John Callahan aveva deciso di affrontare il suo secondo tempo. Inutile piangersi addosso, inutile continuare nel tunnel senza uscita dell’alcolismo. E’ lungo il rettilineo da affrontare, ma vale pur sempre la pena arrivare al traguardo per vedere cosa c’è dopo. Gus Van Sant riesce a cogliere esattamente il messaggio trasmesso da Callahan e a restituire un film che fa della sua positività il pregio migliore.

"Lucky" di John Carroll
Al suo debutto dietro la macchina da presa John Carroll Lynch centra il bersaglio realizzando una storia piccola ma potente. Una lucida riflessione sulla caducità umana e sulla presa di coscienza della natura mortale di ogni individuo. Lucky, interpretato da Harry Dean Stanton, è un novantenne metodico e abitudinario, avvezzo alla solitudine, che vive in una casetta ai margini di una cittadina nel deserto. Ogni mattina si alza alla stessa ora e compie i soliti rituali per conservare una buona forma fisica. Finché una mattina un improvviso mancamento innesca una serie di riflessioni sulla sua mortalità..."Lucky" si profila come una commedia per poi svelare ben presto il suo lato introspettivo. Come ci tiene a sottolineare il suo autore, il film non è una riflessione sulla morte bensì sulla vita. Così elucubrazioni di insospettabile profondità vengono messe in bocca a personaggi buffi, teneri, surreali, che si pongono sul cammino di Lucky. A cominciare dal suo migliore amico, Howard, interpretato dal regista David Lynch. Lynch ha diretto Stanton in numerose occasioni, ultimo l'acclamato revival de "I Segreti di Twin Peaks", ma stavolta i due si trovano entrambi davanti alla macchina da presa nei panni di due anziani compagni di bevute. Nel corso del film Howard appare angosciato per via della scomparsa della sua testuggine, Presidente Roosevelt. La testuggine in fuga fungerà da simulacro di una profonda riflessione sulla transitorietà dell'esistenza umana di fronte alla longevità dell'animale, simbolo di resilienza. "Ci sono delle cose nella vita che sono più grandi di tutti noi e la testuggine è una di esse" chiosa Lynch in uno dei suoi monologhi.

"Ippocrate" di Thomas Lilti
A quattro anni dall'uscita in patria arriva nelle sale italiane "Ippocrate", opera seconda del francese Thomas Lilti (già regista de "Il medico di campagna"): un ritratto del lavoro e della vita in un ospedale pubblico dipinto attraverso lo sguardo del giovane tirocinante Benjamin Barois, tra speranze, difficoltà, dubbi e conflitti. Presentato alla Semaine de la Critique a Cannes 2014, accolto da un ottimo responso da parte del pubblic e candidato a sette premi César, "Ippocrate" trae ispirazione dalle esperienze personali del regista: in gioventù, infatti, Thomas Lilti aveva intrapreso gli studi di medicina su pressione paterna, pur senza smettere di coltivare la passione per il cinema. Un passato a cui Lilti ha attinto in maniera particolare proprio per "Ippocrate", connotato da una forte impronta autobiografica. E' un'opera che sa miscelare con abilità intrattenimento e riflessione, facendo leva su una valida squadra di interpreti - Vincent Lacoste si dimostra un'azzeccatissima scelta di casting - e su un ritmo agile e spedito; con una parte finale, laddove esplode lo scontro all'interno dell'ospedale, probabilmente più trascinante, ma non esente da una certa frettolosità nel voler introdurre elementi da cinema impegnato e di denuncia civile in merito alle condizioni non proprio ottimali della sanità pubblica francese. un film sincero nutrito dell'esperienza del regista, degli aneddoti e delle testimonianze raccolte sul campo: Un universo con le sue gerarchie, i giochi di potere, il peso delle responsabilità, l'impunità, gli errori e le loro conseguenze.

Orari e programmazione:

"DON'T WORRY" di Gus Van Sant
Giovedì 13/09 Ore 15:45 - 17:50 - 21:30
Venerdì 14/09 Ore 17:20 - 19:30 - 21:30
Sabato 15/09 Ore 15:45 - 17:50 - 21:30
Domenica 16/09 Ore 15:45 - 17:50 - 21:30
Martedì 18/09 Ore 17:30 - 21:30
Mercoledì 19/09 Ore 15:30 - *17:30 - *19:30 - *21:30
*Spettacoli in versione originale (Inglese) con sottotitoli

"LUCKY" di John Carroll
Giovedì 13/09 Ore 19:50
Venerdì 14/09 Ore 15:45
Sabato 15/09 Ore 19:50
Domenica 16/09 Ore 19:50

"IPPOCRATE" di Thomas Lilti
Lunedì 17/09 Ore 16:00 - 17:50 - 19:40 - 21:30 Ingresso € 4,50
Martedì 18/09 Ore 16:00 - 19:40 Ingresso € 4,50

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it