“Chaco”, il documentario realizzato da Daniele Incalcaterra e Fausta Quattrini che narra la battaglia solitaria di un uomo (lo stesso Incalcaterra) per proteggere una porzione della foresta paraguayana del Chaco dalla deforestazione, si aggiudica il Premio al Miglior Lungometraggio del Concorso Internazionale al 59/mo Festival dei Popoli, presieduto da Vittorio Iervese e diretto da Alberto Lastrucci.
Il premio (8.000 euro) è stato assegnato dalla giuria internazionale composta da Filipa Reis (regista e produttrice, Portogallo), Stephan Riguet (produttore e distributore, Francia) e Biljana Tutorov (produttrice e regista, Serbia) con la seguente motivazione: “il particolare punto di vista dei registi conferisce a questo film una rilevanza duratura. Attraverso un approccio investigativo ed una sapiente arte cinematografica, il film rappresenta un quadro politico complesso, mettendo alla prova le opinioni acquisite sul concetto di solidarietà”.
“Chaco” (Argentina, Italia, Svizzera, 2018) racconta la storia della caparbietà di un uomo solo e ostinato che, da anni, si batte per salvaguardare una porzione del Chaco, la vasta foresta paraguayana costantemente aggredita da interventi di deforestazione mirati alla coltivazione industriale di carne e soya transgenici. Quell’uomo è Daniele Incalcaterra e questa battaglia è diventata anche il suo progetto cinematografico. Chaco registra le varie fasi di un processo che vede contrapporsi le logiche della burocrazia e degli interessi finanziari ad un inalienabile senso di giustizia. Il documentario sarà l'evento di chiusura del Filmmaker Festival di Milano (24/11).
Il Premio per il Miglior Mediometraggio (4.000 euro) è andato a “Roman Nationale (National Narrative) ” di Grégoire Beil (Francia, 2018) con la seguente motivazione: "Utilizzando filmati condivisi in rete, il regista costruisce i personaggi del suo film in un modo sorprendente e sapiente, fornendo un'originale interpretazione antropologica della società occidentale contemporanea".
Il Premio per il Miglior Cortometraggio (2.500 euro) è andato a “Las Nubes” di Juan Pablo Gonzàlez (Usa/Messico, 2018) con la seguente motivazione: “Il regista ha trovato un modo elegante e minimalista per arrivare al cuore della storia della vita del protagonista che si dipana lentamente nel corso del viaggio”.
La Targa Gian Paolo Paoli al miglior film antropologico, è stata assegnata a “When the War Comes” di Jan Gebert (Repubblica Ceca/Croazia, 2018) con la seguente motivazione: "Questo film ci ha messo a disagio, permettendoci di aprire gli occhi sui pericoli che, ancora una volta, stiamo correndo oggigiorno. Nell’incapacità di affrontare lucidamente la realtà, si permette a idee fasciste di imporsi come modelli accettabili".
Il Premio "Lo sguardo dell'altro. La sfida del dialogo tra culture e religioni” (1.500 euro), assegnato dall'Istituto Sangalli per la Storia e le Culture Religiose di Firenze, è andato a “Srbenka” di Nebojosa Slijepcevic (Croazia, 2018). Motivazione: “Essere italiani francesi tedeschi; essere sloveni serbi croati, o ebrei cristiani musulmani, ha senso, le differenze esistono e vanno valorizzate. Qualcosa vorrà dire anche essere ‘europei’, e, di più, essere esseri umani. La convivenza, più o meno pacifica, tra etnie e religioni differenti è, da sempre, un dato di fatto dell’umanità, un dato di realtà. In questo film un dramma ‘nazionale’ ed europeo dell’altro ieri si rispecchia negli occhi spauriti di una ragazza che porta involontariamente sulle spalle il peso di un passato tragico. In un gioco di specchi lei pare identificarsi con una sua coetanea uccisa trent’anni fa. Ma vogliamo dire, e dirci, che un’adolescente morta ammazzata non è né serba né croata, né italiana né francese, ma semplicemente un atto indegno dell’umanità tutta?”.
L’Istituto ha assegnato anche una Menzione speciale a “Pentcho” di Stefano Cattini (Italia/Gran Bretagna, 2018).
Il Premio Cinemaitaliano.info – CG Entertainment del Concorso Italiano, che consiste nella pubblicazione e distribuzione del film nella collana dvd “Popoli doc” edita da CG Entertainment, è stato assegnato a “La regina di Casetta” di Francesco Fei (Italia, 2018). La giuria, composta dalla redazione di Cinemaitaliano.info, ha motivato così la scelta: “un film generazionale che racconta un piccolo mondo, una fiaba contemporanea scandita dai ritmi dei Canti Orfici di Dino Campana, un inno alla vita ed a un luogo che non sarà più lo stesso”.
Il Premio “Gli Imperdibili” del Concorso Italiano, che offre la possibilità di includere il film vincitore nella programmazione del cinema La Compagnia di Firenze è stato assegnato a “Pentcho” di Stefano Cattini (Italia/Gran Bretagna, 2018). “Per aver portato all'attenzione di tutti una storia poco conosciuta ma di grande impatto e attualità. Un bell'esempio di come il documentario possa raccontare storie, catturare l'attenzione e suscitare emozioni anche in un pubblico vasto”. Il riconoscimento è assegnato da una giuria composta dalla responsabile della programmazione de La Compagnia congiuntamente al suo staff.
Il Premio MyMovies.it – Il cinema dalla parte del pubblico, per la categoria Concorso Internazionale, è andato a Life is But a Dream di Margherita Pescetti (Italia, Palestina 2018). Il Premio MyMovies.it – Il cinema dalla parte del pubblico, per la categoria Concorso Italiano, è andato a Corpo a Corpo di Francesco Corona (Italia, 2018).
Per maggiori informazioni: www.festivaldeipopoli.org