La selezione di oltre 60 capolavori in esposizione alla Villa Borghese di Roma è stata definita dagli esperti d’arte come il ritorno a casa di Bernini.
Da lunedì 26 a mercoledì 28 Novembre, al cinema
Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) è in programma
"Bernini" di Francesco Invernizzi; un film che omaggia l'artista e architetto attraverso la potenza delle immagini.
A cinque secoli dalla nascita dei maestosi gruppi scultorei dell’artista, attraverso riprese inedite ed esclusive, i protagonisti di questa grande Mostra raccontano e analizzano i dettagli delle opere giunte dai più prestigiosi musei del mondo per questa straordinaria occasione.
Gian Lorenzo Bernini è considerato il genio del Barocco. Scultore, architetto, urbanista e pittore, è stato in grado di influenzare l’arte dei contemporanei per oltre un secolo grazie alle sue magnifiche opere che hanno cambiato gli esterni di Roma e hanno abbellito gli interni dei suoi committenti. Quattro secoli dopo la morte del grande artista, Francesco Invernizzi porta lo spettatore nella Galleria Borghese, con il suo docu-film "Bernini", dedicato a una selezione di oltre 60 capolavori. Gli artisti che restituiscono nuovi punti di vista sulle cose, differenti prospettive e visioni, sono quelli che cambiano la storia. Gian Lorenzo Bernini è uno di questi. Lo scultore barocco che ha mutato la nostra cultura attraverso un utilizzo impressionante del marmo che, plasmato dalle sue mani e dai gesti fermi e potenti, sembra ancora oggi reale. Bernini è stato un rivoluzionario per il talento stilistico e per il modo in cui ha personalizzato i suoi soggetti: non più miti tutti uguali, ma donne e uomini dalle espressioni fortemente umane e dalle azioni in movimento, seppur in una materia scolpita e ferma, bloccata. Grazie a Anna Coliva (direttrice della Galleria Borghese di Roma), Luigi Ficacci (storico dell’arte e sovrintendente generale all’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro) e Andrea Bacchi (Direttore della Fondazione Zeri), Gian Lorenzo Bernini è raccontato (e si racconta, con la voce narrante in prima persona) attraverso le sue opere. Enea, Anchise e Ascanio fuggono da Troia, Il ratto di Proserpina, Apollo e Dafne, David, L’ermafrodito sono solo le più famose che sono mostrate e analizzate. Oltre a queste, sono mostrate anche le opere giovanili, quelle fatte in collaborazione con il padre, e ancora il colonnato di piazza San Pietro in Vaticano, i ritratti.
Per maggiori informazioni:
www.cinemaspaziouno.itLG