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martedì 03 dicembre 2024
Programmazione settimanale del cinema Spazio Uno di Firenze
29-11-2018
Ecco la programmazione del cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), questa settimana saranno proiettati i seguenti film:
"Il verdetto - The Children Act" di Richard Eyre Tratto dal romanzo di Ian McEwan ("La ballata di Adam Henry"), "Il verdetto" vanta come titolo originale proprio quel "The Children Act" che recita: "Quando una corte di giustizia delibera in merito all'educazione di un bambino, il benessere del bambino stesso deve essere considerato come prevalente e prioritario". Stavolta Ian McEwan non si limita ad essere spettatore dell’adattamento, ma vi partecipa attivamente, scrivendone la sceneggiatura. Un film fatto di silenzi, pause, con la giusta carica drammatica e un complesso dibattito etico tra giustizia e religione, pretesto per un’analisi raffinata di due solitudini a confronto."The children act" è più un’opera teatrale che cinematografica: dalla tipica struttura a climax mette coraggiosamente in campo dei temi universali: la vita, la morte, la libertà personale e religiosa, la tutela da parte della legge dello Stato, il rispetto delle leggi non scritte della natura, ed infine l’amore. Perché forse è questo il senso ultimo del film: l’amore, che ti prende all’improvviso, nelle sue forme più inattese, violente, nelle sue scelte non prive di conseguenze, oltre la fede, la solitudine e la morte. Per quanto si provi a dire a parole il film di Richard Eyre, mancherà sempre all'appello l'essenziale. E l'essenziale in The Children Act - Il Verdetto è l'indicibile, quello smarrimento violento e improvviso che coglie qualche volta l'individuo fino a rovesciarne lo spirito e spostare per sempre il suo cuore più in là.
"Widows - Eredità Criminale" di Steve McQueen Esordio di Steve McQueen nel cinema di genere: un action movie dove a farla da padrone sono le donne. "Volevo fare un nuovo film di rapine, un heist-movie, per rompere le convenzioni e le regole. Altrimenti si rivedrebbe sempre lo stesso film. Questo vale anche per Viola Davis come protagonista. Volevo riflettere il mondo in cui viviamo, quello che vedo quando apro la porta. Voglio che il pubblico, con la sua varietà, sia riflesso sullo schermo", dice il regista. Mai Chicago fu più nera, incendiaria e criminale. È così quella descritta da Steve McQueen nel suo ultimo film, con cui torna ad esplorare il sociale, l'urbano, il suburbano giocando questa volta a mescolare i generi del thriller, del gansgter movie, dell'action. L'artista inglese, Premio Oscar per "12 anni schiavo" nel 2014 dopo il destabilizzante "Shame", dirige un heist movie al femminile, "Widows - Eredità criminale", che mette in campo una quantità di tematiche contemporanee dell'America trumpiana - la questione razziale, le donne, le armi - ispirandosi all'omonima serie tv degli anni '80 creata dall'autrice britannica Lynda La Plante. Questo microcosmo multiculturale di figure femminili di diversa estrazione e etnia (a differenza della serie originale dove le protagoniste erano tutte bianche), di sicari senza scrupoli, di predicatori neri che incantano folle, si fa rappresentazione di un universo più ampio, materializzazione delle contraddizioni dell'America contemporanea.
"Chesil Beach - Il segreto di una notte" di Dominic Cooke Ian McEwan è scrittore prolifico e raffinato, i suoi libri sono un impetuoso dispiegarsi di immagini, hanno una propensione naturale al grande schermo. L'ultimo in ordine di tempo a subire il fascino della sala è "Chesil Beach - Il segreto di una notte", pubblicato nel 2007 e dopo una tormentata storia produttiva, affidato al regista teatrale Dominic Cooke, uno dei più autorevoli nel panorama inglese. I protagonisti, Florence e Edward, una giovane coppia alla prima notte di nozze nell'Inghilterra puritana dei primi anni '60, alla viglia della rivoluzione sessuale, hanno il volto nervoso e timido di Saoirse Ronan e Billy Howle. Il film racconta di un amore mai consumato, la trepidazione dell'attesa si scioglie sotto i colpi del rigore morale, del non detto, dei sensi di colpa, la tenerezza finisce per lasciare spazio all'imbarazzo dei corpi imbalsamati dalla vergogna. Il regista -forte di una sceneggiatura di cui si fa carico lo stesso Ian McEwan- si prende il tempo necessario per raccontare le incertezze e l'inquietudine latente dei due protagonisti: lo fa contrapponendo al presente di quel lunghissimo e interminabile pomeriggio nell'alberghetto di Chesil Beach, i flashback color pastello della loro storia d'amore. La regia di Cooke lavora sullo scorrere degli anni combinando insieme diversi piani temporali: c'è il tempo del melodramma, del rimpianto e della malinconia. Sublimi le interpretazioni degli attori protagonisti, capaci insieme di rendere lo smarrimento, la timidezza e l'impaccio delle prime volte negli anni delle negazioni e dei tabù. In primo piano con i propri corpi che urlano tutto il disagio di non sapere dire no o la vergogna di non saper controllare il desiderio. Un film complesso e di straordinario lirismo, che mette in evidenza i traumi del passato con una lunga serie di flashback che guidano lo spettatore alla ricerca degli indizi che hanno contribuito a innalzare il muro che separa i due amanti.
Ecco il dettaglio degli orari:
"IL VERDETTO - The Children Act" di Richard Eyre Giovedì 29/11 Ore 15:30 - *19:40 Venerdì 30/11 Ore 15:30 - 19:40 Sabato 01/12 Ore 15:30 - 19:40 Domenica 02/12 Ore 15:30 - 19:40 Mercoledì 05/12 Ore *17:20 *In versione originale (Inglese) con sottotitoli