In occasione dell'ultima sera dell'anno, il cinema
Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), proietterà
"Roma" di Alfonso Cuaròn, vincitore del
Leone d'Oro alla Mostra di Venezia come Miglior Film.
La pellicola racconta un anno turbolento della vita di una famiglia borghese nella Città del Messico degli anni 70, attraverso le vicende della domestica Cleo e della sua collaboratrice Adela , entrambe di discendenza mixteca, che lavorano per una piccola famiglia borghese nel quartiere Roma a Città del Messico, una famiglia guidata da Sofia, madre di quattro figli, che deve fare i conti con l'assenza del marito, mentre Cleo affronta una notizia devastante che rischia di distrarla dal prendersi cura dei bambini di Sofia, che lei ama come se fossero i propri.
In "Roma" è difficile resistere alla commovente vicenda della domestica Cleo e del suo talvolta ottuso attaccamento alla famiglia che custodisce. Alfonso Cuarón ricorda la sua infanzia a Città del Messico, quando papà era sempre in viaggio d'affari, mamma Sofia accumulava libri tremando al pensiero di perdere quell'uomo, nei cinema fumosi si pomiciava e la domestica Cleo puliva costantemente le cacche dei cani dal vialetto. È un film sulla donna, l'ennesimo di questa Venezia di registi che inquadrano, con potenza, più Lei che Lui. Cuarón, regista di film diversissimi, da "Y tu mama también" a un "Harry Potter", per il suo dramma sociale sceglie un luccicante bianco e nero, inquadrature e movimenti di macchina accuratissimi. Se si potesse riassumere questo film straordinario in una parola sarebbe sicuramente: REALTÀ. Il Leone d’oro 2018 è un premio alla verità, raccontata senza schemi e senza veli dal regista. E' un racconto sincero, puro, vero. La sceneggiatura è tratta direttamente dalla memoria del regista che, per non rovinare la purezza del ricordo, si è servito di attori non professionisti e metodi di ripresa poco ortodossi: era il solo a conoscere la sceneggiatura per intero, gli attori la scoprivano giorno per giorno. Secondo Cuarón, infatti, nella vita "non si può davvero pianificare come reagire alle situazioni" e catturare in un film tali reazioni spontanee, non è semplice. Nel film i personaggi sono messi di fronte alla durezza della vita in più di un’occasione. Le loro potenti reazioni agli eventi, non sono frutto solo dell’intelligente direzione di Cuarón, ma anche di un inaspettato talento nella recitazione. Ed è per questo che durante la visione di "Roma", non si potrà fare a meno di sorridere, ridere e piangere insieme agli attori. Il dolore che il film racconta, è un dolore universale, che tutti conosciamo. L’effetto è lo stesso di un pugno nello stomaco, inflitto però da scene di una bellezza disarmante.
Orario spettacoliLunedì 31 Dicembre, ore 17.00 - 21.15
Martedì 1 Gennaio, ore 21.20
Film in lingua originale con sottotitoli in italianoIngresso 8€Per maggiori informazioni:
www.cinemaspaziouno.itLG