La trasformazione epocale e violenta di un popolo come non è mai stata raccontata:
da lunedì 6 Maggio, alle ore 16.00, il film "
Oro verde - C'era una volta in Colombia" di
Cristina Gallego e Ciro Guerra arriva in programma al
cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Racconta le origini del narcotraffico in Colombia attraverso la storia epica di una famiglia indigena wayuu di semplici pastori diventati esperti uomini d'affari. Durante la bonanza della marijuana, la matrona Ursula, l'audace Raphayet e la bella Zaida scopriranno la ricchezza, ma anche i risvolti tragici di questa guerra per controllare l'attività illegale. Una lotta fino all'ultimo respiro, che tra avidità e sete di potere, metterà a rischio le loro vite, la loro cultura e i loro riti ancestrali.
"Oro verde - C'era una volta in Colombia" è un film suddiviso in cinque canti e attraversa un periodo temporale che dal 1968 arriva sino al 1980. Sono gli anni chiave per la nascita del narcotraffico colombiano, la cosiddetta “bonanza marimbera”. Anni in cui si sviluppa il fiorente mercato della cannabis, l’oro verde del titolo, dal paese latino americano verso gli Stati Uniti. Il film di Gallego e Guerra, entrambi colombiani, è ambientato all’interno della comunità indigena wayuu. Una società di tipo matriarcale che ha resistito alle ingerenze della cultura occidentale mantenendo viva la propria lingua e le proprie ancestrali tradizioni. È in questo contesto che "Oro verde - C'era una volta in Colombia" prende l’avvio, mostrandoci, con immagini estremamente suggestive, la danza propiziatoria di Zaida (Natalia Reyes), giovane donna appartenente alla famiglia Pushainas e futura sposa di Raphayet (José Acosta). "Oro verde" è un film antropologico che si trasforma inaspettatamente in un gangster movie seguendo la disgregazione di un popolo nel passaggio da un'economia arcaica a una di tipo capitalistico. Un film rievocato attraverso i capitoli di un libro più grande, tramandato da un cantore all’interno della pellicola, e così proposto allo spettatore che ne affronta, durante la visione, le diverse tappe. E ne nota i cambiamenti, ne percepisce le dissonanze tra lo stato d’origine e la fine a cui sono destinati i protagonisti. Una rivisitazione del filone narcos che, senza l’eccedenza di violenza o la spettacolarizzazione che è solita in questi racconti, mescola commerciale e superstizione, capitale e segni della natura che bisogna interpretare, proprio come i sogni. Un passaggio costante che, silente, mette in scena i suoi mutamenti, in una prospettiva a noi lontana.
ProgrammaLunedì 06 Maggio - Ore 16.00 - 21.15Martedì 07 Maggio - Ore 19.00 - 21.15Mercoledì 08 Maggio - Ore 15.30 - 19.30Per ulteriori informazioni:
www.cinemaspaziouno.it