Una pittura di 600 anni porta due restauratrici d'arte a Firenze, in un viaggio che mette in luce la storia delle centinaia di migliaia di bambini abbandonati e delle donne che li hanno salvati. Gli Innocenti di Firenze la prima del nuovo documentario del flimmaker italo-canadese Davide Battistella, sarà il 20 maggio 2019 al Cinema “La Compagnia” di Firenze (via Cavour, 50r), seguito da 6 giorni di ulteriori proiezioni.
Il restauro di un dipinto con una storia profonda da raccontare
La Firenze moderna attira più restauratori che artisti. Dalla tragica alluvione dell'Arno nel 1966, quando le donne fiorentine iniziarono a indossare i pantaloni in pubblico, la professione di restauratore è cresciuta costantemente, diffondendosi in particolar modo tra il gentil sesso. Il restauro del dipinto “La Madonna degli Innocenti” di Firenze è stato seguito da due restauratrici: Nicoletta Fontani ed Elizabeth Wicks, e promosso dalla Dott.ssa Jane Fortune, conosciuta a Firenze come “Indiana Jane” per aver fondato l’organizzazione Advancing Women Artists (AWA). Il dipinto fu creato come stendardo dell'Istituto “Innocenti” nel 1446 e la sua ristrutturazione innescò numerose scoperte. Tutto questo ha portato all’ideazione del documentario di 90 minuti che esplora l'arte, la maternità, l'umanità fiorentina e la creazione di uno dei primi ospedali per bambini al mondo, realizzata dalla società del Rinascimento progressista.
L’Istituto degli Innocenti offriva una nuova opportunità di vita ai bambini abbandonati
«Già nel 1421, l'Istituto Innocenti prendeva in anonimato i bambini abbandonati, in maggior numero di sesso femminile. Alcuni di questi erano nati fuori dal matrimonio, oppure erano il risultato di uomini facoltosi che fecondavano le serve in modo che potessero diventare balie per i propri figli. Un bambino, dopo essere stato abbandonato, veniva portato nell’Istituto dove gli veniva dato un nome, prendeva la cittadinanza fiorentina e veniva battezzato», spiega Battistella «poiché, anche se non riuscivano a sopravvivere, questo avrebbe salvato le loro anime; infatti, secondo il pensiero del Rinascimento, i bambini morti prematuramente e non battezzati finivano nel Limbo. In altre città italiane, i bambini abbandonati erano soprannominati “Trovatelli” o peggio, “Bastardini” (piccoli bastardi); a Firenze, venivano invece chiamati “Innocenti” e gli veniva data un’altra possibilità di vita».
Il regista locale Davide Battistella sarà presente alla prima proiezione. Battistella ha fatto di Firenze la sua casa da quando è arrivato dal Canada nel 2011; ha realizzato diversi film ambientati in questa città che vedono come protagonista il lavoro quotidiano, la fede, la storia dell'arte e la fotografia, ma ha anche documentato il lavoro di artigiani fiorentini e di artisti contemporanei.
Le parole della Restauratrice
«Ogni progetto di restauro è un viaggio di scoperta. È come scavare i vari strati della storia», spiega Elizabeth Wicks. «Quando abbiamo iniziato a lavorare sul dipinto “Madonna degli Innocenti”, non avevamo idea di quanto mistero avremmo trovato e quante scoperte avremmo fatto durante la restaurazione. I dipinti non sono sempre ciò che sembrano in superficie. Solo il processo di restauro, con le sue ricerche e studi tecnici, può fornirci gli indizi per capire veramente l'immagine, anche se a volte solleva più domande che risposte».
Per maggiori informazioni e programma: http://advancingwomenartists.org/ - www.cinemalacompagnia.it