Città di Firenze
Home > Webzine > Programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze
mercoledì 25 dicembre 2024

Programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

23-05-2019
Ecco la programmazione del cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), questa settimana saranno proiettati i seguenti film:

"TAKARA La notte che ho nuotato" di Alexis Michalik
Frutto di una curiosa collaborazione alla regia tra Damien Manivel e Kohei Igarashi, "Takara – La notte che ho nuotato" è un lavoro minimalista ed ermetico che galleggia ai confini del cinema di sperimentazione. Suddiviso in tre capitoli – in ordine: Il disegno, Il mercato del pesce e Un lungo sonno – è un’esperienza circolare che ruota semplicemente attorno a quelle piccole cose e ai piccoli gesti che circondano la routine di tutti i giorni. Eppure, ha una sua grandezza. Lungo gli ottanta minuti circa che costruiscono il film, le riprese raccontano una giornata particolare di un ragazzino di sei anni. Una giornata qualsiasi, che inizia con una sveglia molto mattiniera e prosegue con una piccola avventura. All’inizio tra le mura domestiche, ma poi sempre oltre, andando a scoprire un paesaggio dominato dal bianco della neve. Per un giorno il bambino si comporta da grande girovagando per una città torpida. L’infanzia che cerca i suoi confini ed il legame silenzioso con la figura paterna fanno da tessuto connettivo al racconto. La pellicola avanza completamente muta...Non è mai troppo tardi per tornare con la mente e il cuore indietro nel tempo e vedere il mondo con occhi nuovi. Il viaggio di scoperta è quindi interiore e assolutamente condivisibile. Un percorso leggero come un fiocco di neve che scende lentamente e si lascia guidare dal vento. Di fronte all’invasione di un cinema sempre più artificioso, alla ricerca di colpi ad effetto, Damien Manivel e Kohei Igarashi reagiscomo con un minimalismo quotidiano. Semplicità purissima e incontaminata, quasi quanto il protagonista e gli ambienti. La fotografia è davvero eccellente, non lascia niente al caso, in ultima analisi, dà al film qualcosa in più che sopperisce al mutismo.

"RED JOAN" di Trevor Nunn
Tratto dal romanzo di Jennie Rooney "La ragazza del KGB", ispirato alla storia vera di Melita Norwood, racconta la storia di Melita Norwood che balzò agli onori della cronaca nel 1999. Dopo la diserzione della spia russa Vasilij Nikitič Mitrochin, infatti, diversi nominativi di agenti segreti sovietici attivi tra la Seconda Guerra Mondiale e la Guerra Fredda furono resi pubblici: tra questi, spuntò quello di una rispettabilissima pensionata inglese, troppo anziana per essere perseguita penalmente. La sua vicenda personale e politica diventò materia di ispirazione per la scrittrice Jennie Rooney, che le dedicò  un romanzo. Classico nello stile e nella costruzione che alterna l'interrogatorio poliziesco nel presente con il ricordo del passato cronologicamente ordinato, il film di Trevor Nunn trova un buon equilibro tra pieni e vuoti, amplificazioni e riduzioni, ed è  un buon esempio di cinema di spionaggio. Oggi, vent’anni dopo lo scandalo-Norwood, Judi Dench indossa i panni della spia, mossa “non per soldi, per per spirito di giustizia”: il cuore del racconto in una serie di flashback della protagonista anziana, lo spettatore sarà condotto nella vita avventurosa della giovane fisica di Cambridge e nella costruzione della sua coscienza politica. La rossa Joan è un personaggio a cui è facile affezionarsi. Nonostante le sue azioni siano universalmente riconosciute come illegali, infatti, non si può fare a meno di tifare per lei e comprendere le profonde cause che l’hanno spinta a rischiare la vita e a tradire la patria. La forza di "Red Joan" è innegabile: la sua maggiore risorsa sta nell’appassionante biografia alla base della trama e nei temi che essa affronta con straordinaria attualità. Joan è un'eroina che va fino in fondo nella realizzazione di chi è e di ciò in cui crede: è scienziata, madre, politica, amante ed è tutti questi ruoli nella maniera più intensa e coerente possibile. Joan è protagonista invisibile della Storia e, probabilmente, colei che ha salvato il mondo da un nuovo Olocausto Nucleare. Attenti a non far passare in sordina un film così elegante, intenso e importante. Raffinato e di cuore, "Red Joan" è sicuramente un appuntamento interessante per cui apprezza il buon cinema drammatico, fatto di emozioni, princìpi e (sobri) colpi di scena.

"CHE FARE QUANDO IL MONDO E' IN FIAMME?" di Roberto Minervini
Nonostante i suoi film non facciano sfaceli di incassi Roberto Minervini è uno dei cineasti determinanti dei nostri anni, uno dei documentaristi più seguiti, imitati ed influenti del mondo. L’unico che per raccontare qualcosa, per far vedere delle persone, una zona del pianeta o qualche evento clamoroso accetta la natura menzognera del documentario e lo gira come un film. Assieme ad altri documentaristi sta rivoltando come un guanto questa forma d’espressione e lo sta facendo a partire dal racconto degli Stati Uniti. Raggiunto il cuore autentico di uno stato disprezzato per il suo 'ritardo', l'autore incontra persone ordinarie che nessuno conosce ma che si conoscono tra loro, perché fanno musica insieme, perché lavorano insieme, perché lottano insieme in una capitale spaccata in due: il nord nero e povero, il sud bianco e agiato. In quel fosso razziale che non si smette di scavare, si inserisce il cinema di Minervini e quell'attitudine a sublimare la realtà tragica senza tradirla. Dragando le acque torbide del Mississippi e del suo paese di adozione, l'autore coglie, con le reti della sua empatia, le figure ambigue ed eloquenti del rimosso. L'other side, in cui abita da sempre il suo cinema, non è il rovescio del décor ma il passaggio rivelatore di una realtà che appassiona e sconcerta, una messa a nudo delle piaghe e delle rovine di un paese vincitore e sempre parzialmente vinto. Ma Minervini non racconta né mistifica, i suoi film descrivono attraverso il quotidiano, passando del tempo con persone vere di cui abbraccia il presente e a cui non attribuisce mai un giudizio a priori. La sua preoccupazione è la restituzione grafica di un contesto di cui è il testimone privilegiato.

"AMERICAN ANIMALS" di Bart Layton
Spencer e Warren, due amici cresciuti a Lexington, nel Kentucky, studiano all'università locale ma vogliono dare una svolta alla loro vita e per farlo sono decisi a tutto, anche a infrangere la legge. Il loro obiettivo diventa un rarissimo libro antico, che malgrado l'enorme valore viene custodito nella biblioteca universitaria senza particolari misure di sicurezza. Reclutati altri due compagni, il contabile Eric e lo sportivo Chas, iniziano a programmare il colpo fino agli ultimi dettagli.

Ecco il dettaglio degli orari:

"TAKARA - La notte che ho nuotato" di Kohei Igarashi, Damien Manivel
Giovedì 23/05 Ore 16:00 - 21:30
Venerdì 24/05 Ore 18:10 - 21:30
Sabato 25/05 Ore 16:00 - 21:15
Domenica 26/05 Ore 16:00 - 17:30
Lunedì 27/05 Ore 16:30 - 20:00
Martedì 28/05 Ore 16:30 - 18:00
Mercoledì 29/05 Ore 16:30 - 19:45

"RED JOAN" di Trevor Nunn
Giovedì 23/05 Ore 19:30
Venerdì 24/05 Ore 16:20 - 19:40
Sabato 25/05 Ore 17:30
Domenica 26/05 Ore 19:00
Lunedì 27/05 Ore 18:10 - 21:30
Martedì 28/05 Ore 21:30 (V.O. Sott.)
Mercoledì 29/05 Ore 18:00 (V.O. Sott.)

"CHE FARE QUANDO IL MONDO E' IN FIAMME?" di Roberto Minervini
Giovedì 23/05 Ore 17:30
Sabato 25/05 Ore 19:15
Domenica 26/05 Ore 21:15
Martedì 28/05 Ore 19:30
In Inglese con sottotitoli

"AMERICAN ANIMALS" di Bart Layton
Anteprima Mercoledì 29/05 Ore 21:15

Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it