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mercoledì 25 dicembre 2024

"Cafarnao", il film di Nadine Labaki al cinema Spazio Uno di Firenze

01-07-2019
Un film coraggioso e prezioso sui diritti dell'infanzia...e non solo. Lunedì 1 luglio 2019 alle ore 21.30, il film di Nadine Labaki "Cafarnao - Caos e Miracoli" torna in programma al cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).

Dopo il sorprendente esordio con "Caramel", Nadine Labaki firma la regia di "Cafarnao - Caos e Miracoli" per raccontare la complessa realtà contemporanea. Candidato agli Oscar e ai Golden Globe 2019 per il miglior film straniero e vincitore del Premio della Giuria a Cannes, il film è un'opera struggente ed emozionante. Al centro della vicenda troviamo il piccolo Zain: dal suo sguardo trapela il dramma vissuto da un intero paese. Il titolo si riferisce a un’antica città sul Mare di Galilea, il cui nome è sinonimo di anarchia e il disordine, proprio come l’esistenza di Zain. "Cafarnao" mette in scena un affresco di un'attualità durissima realizzato con un cast interamente di non professionisti, composto da persone che hanno tutte un vissuto vicino a quello dei personaggi del film.

Nadine Labaki ha iniziato a girare dopo tre anni di ricerche fra periferie, tribunali e prigioni, parlando con decine di famiglie e bambini. "Il film ha creato molto dibattito nel mio Paese - spiega la regista - Ora sento di dover dare vita a una sorta di movimento, perlomeno in Libano: penso sia mio dovere". Il piccolo protagonista è semplicemente straordinario, e la messa in scena della regista è magistrale e di grande impatto: Nadine Labaki si conferma regista coraggiosa e non banale. Cafarnao è la città della Galilea dove Gesù ha iniziato a predicare: le sue parole furono causa di disorientamento per molti, così oggi “cafarnao” è sinonimo di confusione. Nel luogo dove Nadine Labaki ambienta il suo nuovo lavoro, però, il solo miracolo che si vede è quello della sopravvivenza. I temi del film sono l'infanzia maltrattata, i migranti, il ruolo genitoriale, la discriminazione delle donne, i confini tra gli stati, la necessità di avere dei documenti sei si vuole essere considerati come esseri umani, la Dichiarazione dei Diritti dei bambini. La regista si mette dietro la macchina da presa con uno spirito encomiabile, per denunciare i soprusi e puntare il dito contro un sistema corrotto, dove l’umanità è morta. Da tutti questi elementi è scaturito un film che sembra aver fatto propria la lezione dei Dardenne portandola però alle estreme conseguenze. Un film fragile e prezioso che vive a Bairut ma può svolgersi ovunque, e che tutti dovrebbero vedere.

Ingresso 4 € per tutti.

Per maggiori informazioni: www.cinemaspaziouno.it 

VSA