Un thriller diverso e adrenalinico con un cast stellare che racconta la crisi morale dell'Occidente.
Da giovedì 5 Settembre, alle ore 15.30, il film vincitore di sette premi Goya,
"Il Regno" di Rodrigo Sorogoyen arriva in programma al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Manuel López-Vidal, un influente vicesegretario regionale prossimo al salto verso la politica nazionale, vede la sua vita perfetta andare in pezzi in seguito alle notizie trapelate circa il suo coinvolgimento in un giro di corruzione. Mentre i media cominciano a delineare l’entità dello scandalo, il partito gli volta le spalle. Manuel è espulso dal «regno» e, bersaglio dell’opinione pubblica, viene tradito da chi, sino a qualche ora prima, gli era stato amico.
"Il Regno" è vincitore di sette premi ai Goya 2019, gli oscar spagnoli: regia, attore protagonista e non protagonista, sceneggiatura originale, colonna sonora, montaggio e sonoro. In Italia, presentato in anteprima al Festival del Cinema Spagnolo, è distribuito da Movie Inspired. Il film si colloca temporalmente agli albori del sovranismo oggi imperante; o meglio al tramonto dell'era del partitismo che avrebbe portato - in Spagna e in buona parte d'Europa - all'avvento delle spinte populiste e dei partiti-persona. L'era, come si vede in una scena del film, dei primi iPhone usati per documentare ogni aspetto della vita pubblica e privata; l'era della crisi economica e delle speculazioni edilizie; l'era del connubio tra destra e sinistra nella gestione clientelare della politica, come indicato dalla vaghezza sul nome e sul colore politico del partito a cui appartiene il protagonista. Il ritmo è serrato e non viene risparmiato nessun sentimento e aspetto di questa vicenda tanto da diventare a un certo punto estenuante: litigi furibondi, doppi giochi, ricatti, inseguimenti d’auto da cardiopalma. Sembra, però, l’obiettivo primario del regista, che anche attraverso l’onnipresente e adrenalinica colonna sonora -firmata da Olivier Arson- immerge lo spettatore nell’ansia e nel terrore continuo che prova Manuel, fino a trasformare il film in un inquietante thriller. Dopo il normale trambusto mediatico e le conseguenze giuridiche, il film devia, infatti, verso tinte fosche e tragiche. Per Manuel non è solo messo a repentaglio il suo ruolo politico e di cittadino libero ma anche la vita stessa. Per due ore non si è mai dalla parte del protagonista perché il film è così veritiero e incisivo da ricordarci ignobili esempi reali. Nell’osservare Manuel darsi freneticamente da fare per preservare la sua vita agiata viene spontaneo riflettere e indignarsi sulla totale indifferenza dei politici verso il loro vero compito. Pensieri populisti che Sorogoyen stimola continuamente attraverso la faccia da impunito del protagonista, un travolgente Antonio De la Torre. E la voce e il pensiero del popolo vengono incarnati pienamente dalla risoluta giornalista Amaia Marìn, che nel serrato faccia a faccia con Manuel ripete come in un interrogatorio: “Si è mai pentito?”. Una risposta vera non c’è e forse la possiamo immaginare, resta il fatto che "Il Regno" colpisce dritto “alla pancia” dalla quale, ad ogni latitudine, emerge da sempre il dissenso e la rabbia popolare, e lo fa senza scivolare in una retorica propaganda ma semplicemente mostrando con puntualità fatti ispirati alla realtà.
ProgrammaGiovedì 5 Settembre ore 15.30 - 21.30
Venerdì 6 Settembre ore 17.20 - 21.35
Sabato 7 Settembre ore 17.20 - 21.35
Domenica 8 Settembre ore 19.15 - 21.35
Martedì 10 Settembre ore 19.00 (versione originale con sottotitoli)
Mercoledì 11 Settembre ore 21.15
Per maggiori informazioni:
www.cinemaspaziouno.it