L'affascinante storia della filosofa, scrittrice e psicoanalista che fu musa di Nietszche, Rilke e Freud. "
Lou Von Salomé", il film per la regia di
Cordula Kablitz-Post, arriva nelle sale del
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10), dal
10 al 16 Ottobre.
Ad essere raccontata è la vita di questa straordinaria figura femminile pioniera dell'emancipazione femminile. Nata nel 1861 a San Pietroburgo, sin da giovane intuisce che i suoi sono tempi difficili per una donna in un mondo dominato dagli uomini. Sapendo che non può avere gli stessi diritti di un uomo, Lou è determinata ad andare contro corrente facendo riconoscere i suoi talenti e imponendo la sua indipendenza. Si sottrae all'amore carnale, studia medicina, scrive poesie e frequenta i circoli intellettuali, tutte discipline fortemente collegate al fronte maschile.
Nietzsche e Paul Rée l’adoravano. Freud l’ammirava. Rilke l’amava.
Cordula Kablitz-Post, per raccontare la vita e provare a mettere a fuoco la personalità di una donna carismatica e di un’icona del femminismo come Lou Andreas-Salomé, sceglie il prisma dello sguardo maschile, quello degli uomini che da lei sono stati folgorati. Il percorso dell’intellettuale tedesca in questo film del 2016, che in Italia esce solo ora, viene tracciato a ritroso: a Gottinga nel 1933 i nazisti bruciano i libri nelle piazze, Lou ormai anziana, quasi cieca e impossibilitata a esercitare come psicanalista, vive ritirata, ma decide di ricevere un giovane germanista in cerca di lavoro e consulenza matrimoniale. La stesura delle memorie battute a macchina dal devoto copista riporta indietro l’orologio della storia della Germania, dell’Europa e restituisce i capitoli di una biografia decisamente fuori norma in un forma che, per convenzionalità, non rende mai giustizia alla storia di una donna di aristocratica bellezza, dalle scelte esistenziali in anticipo sui tempi, che inseguì sempre la chimera di una “vita sorprendente”, confinata qui nello stretto cliché agiografico della musa che ispirò uomini illustri, suscitandone e frustrandone il desiderio. Tre brave attrici la incarnano nelle varie fasi della vita.
L'autrice di diari, memorie, racconti, poemi, romanzi, articoli, saggi su Nietzsche, lettere aperte a Freud e contributi illuminanti alla psicanalisi nascente, considerava che il matrimonio e la maternità avrebbero condannato immediatamente la donna alle dipendenze di un uomo, alienandole ogni chance di parità. Nella prima giovinezza rifiuta perciò il piacere carnale e successivamente il matrimonio. Questa resistenza, unita al suo ingegno, alla sua eleganza e alla sua eloquenza, suscitava il desiderio e la rendeva irresistibile agli occhi degli uomini con cui si intratteneva in conversazioni e dissertazioni infinite. Ciò che più colpisce di "Lou Von Salomé" è il gusto estetico: ogni inquadratura catturata si manifesta al pubblico in tutta la sua perfezione, ogni immagine si trasforma in una fonte generatrice di beatitudine e bellezza. Non c’è spazio per alcun dettaglio disarmonico che strida con l’elegante splendore della confezione formale del lungometraggio.
ProgrammaGiovedì 10 Ottobre Ore 15.30 - 17.30 - 19.30 - 21.30
Venerdì 11 Ottobre Ore 19.00 - 21.15
Sabato 12 Ottobre Ore 15.30 - 17.30 - 19.30 - 21.30
Domenica 13 Ottobre Ore 15.30 - 17.30 - 19.30
Martedì 15 Ottobre Ore 15.30
Mercoledì 16 Ottobre Ore 21.15
Per maggiori informazioni:
www.cinemaspaziouno.it VSA