Venerdì 11 ottobre 2019 alle ore 16.30, viene proiettato il film, in portoghese con sottotitoli in italiano, "
La vita invisibile di Euridice Gusmao" per la regia di
Karim Aïnouz al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
"Eurídice Gusmão che sognava la rivoluzione" è il romanzo di
Martha Batalha che, il brasiliano Karin Aïnouz, sceglie di portare sullo schermo, per due ore e venti che passano in un lampo, tante sono le emozioni che riesce a regalare. Come e meglio del nostro "L'amica geniale", il tentativo di portare al cinema una storia amata dai lettori di due donne complementari, unite e inseparabili è assolutamente riuscito. Il risultato è un'operazione che va ben oltre il letterario, diventa un film godibile a se stante, apprezzabile in primis per la scelta di raccontare la sorellanza in termini di amore smodato, ispirazione quotidiana, ricerca infinita in una Rio de Janeiro mai così piena di gente e di disperazione.
Premiato al
72° Festival di Cannes nella categoria Un Certain Regard come
Miglior film, "La vita invisibile di Euridice Gusmao" è stata certamente una delle sorprese del festival francese. La pellicola del regista brasiliano si distingue per una sorprendente e quasi disarmante umanità - e la delicatezza dei toni - nel trattare una tematica così difficile - e dolorosamente attuale - come il ruolo della donna in una società prettamente patriarcale. Una tematica che in "La vita invisibile di Euridice Gusmao" si va a inserire nel tessuto sociale dell’America Latina degli anni Cinquanta, ma che oggi più che mai può essere traslata, attualizzandola ai giorni nostri.
Film realistico, da accostare al Neorealismo e a tanti altri registi, ma in realtà profondamente sudamericano. Recitazione assoluta, ma soprattutto caratterizzazione, delle figure femminili (le due sorelle Gusmao), straripante. Davvero una gioia del cuore e della mente vederlo, sapendo che hai fatto bene a cercarlo. Cosa accade se fai l'errore di sposare l'uomo sbagliato e tuo padre ti impedisce di tornare a casa? Euridice non è messa mai nella condizione di poter scegliere in tutta la sua vita...I caratteri di Euridice e Guida rappresentano un conflitto dicotomico tra due entità che sono le due facce della stessa medaglia, quella della donna inserita in una società patriarcale, maschilista e fortemente limitatrice dei propri sogni e aspirazioni.
ReplicaMercoledì 16 Ottobre, ore 16.00Per maggiori informazioni:
www.cinemaspaziouno.it VSA