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mercoledì 25 dicembre 2024

Lo schermo dell'arte Film Festival: "No More Reality Whereabouts" di Parreno alla Compagnia

13-11-2019

Mercoledì 13 Novembre alle ore 18.00, per la Opening Night della XII edizione al Cinema La Compagnia di Firenze (Via Cavour 50/R), Lo schermo dell'arte Film Festival presenterà in anteprima italiana No More Reality Whereabouts (2019) di Philippe Parreno, artista francese tra i più importanti della sua generazione, che con le sue esposizioni nei principali musei del mondo, veri e propri atti di invenzione rivoluzionari in costante mutazione, ha ridefinito il concetto di mostra e la percezione di tempo e spazio.

Il film è un progetto concepito espressamente per la sala cinematografica che riunisce brani di lavori realizzati dall'artista francese negli ultimi vent'anni, accompagnato dall’esecuzione del pianista Mikhail Rudy che suonerà pezzi, tra gli altri, di John Cage, Bach, Ligeti, Scriabin. Una forma ibrida, sospesa tra la retrospettiva e la creazione di un'opera nuova, un'esperienza condivisa, un evento sensoriale e soggettivo che, come è nella poetica di Parreno, esplora l'ambito in cui reale e immaginario si combinano tra loro e unisce stimoli di differenti discipline. Con No More Reality Whereabouts, Parreno introduce nello spazio tradizionale della sala elementi magici e rituali che sono alla base di tutta la sua opera. Inoltre, l’attenzione alla qualità del suono riporta gli spettatori all'epoca del cinema muto accompagnato da musiche dal vivo.

Il lavoro di Philippe Parreno si sviluppa attraverso l’impiego di un’ampia varietà di media tra cui film, video, musica, performance, scrittura e disegno. Collaborando con alcuni fra i più influenti artisti, architetti e musicisti degli ultimi due decenni, ha esplorato la zona indefinita dove reale e immaginario si confondono e si combinano, creando opere d'arte che mettono in discussione i confini tra realtà e finzione. È stato protagonista di mostre fondamentali e innovative in alcuni dei musei più importanti al mondo: nella sua personale alla Martin Gropius Bau di Berlino ha indagato sulle impreviste potenzialità di un software generato da microrganismi (2018); alla Tate Modern di Londra ha presentato, nell’ambito della seconda edizione della Hyundai Commission, una installazione immersiva nella Turbine Hall (2016). A New York nel 2015 ha orchestrato una serie di eventi sceneggiati all'interno del monumentale complesso del Park Avenue Armory’s Wade Thompson Drill Hall, trasformando la tradizionale esperienza espositiva grazie all'impiego di film, sculture, musica dal vivo, suoni e luce. Dopo il grande progetto newyorkese ha fatto seguito Hypothesis all’Hangar Bicocca di Milano, la prima grande mostra antologica a lui dedicata in Italia, in cui ha concepito lo spazio come un logo dove una serie di eventi si svolgevano in successione tra loro, come se fossero organizzati seguendo una coreografia (2015). È stato il primo artista a occupare l'intero spazio della galleria di 22.000 metri quadrati al Palais de Tokyo, Parigi, con la sua mostra “Anywhere, Anywhere Out of the World”, inaugurata nell'ottobre 2013.

La serata proseguirà alle 21 con il documentario Letizia Battaglia - Shooting the Mafia della regista inglese Kim Longinotto, ritratto intimo dell'artista e fotoreporter, una donna determinata e coraggiosa impegnata a combattere il male di una città dalle tante contraddizioni, la sua amata Palermo. Attraverso i suoi scatti ne ha documentato, a partire dalla metà degli anni Settanta, gli omicidi di mafia, le tradizioni e le feste popolari, la spensieratezza dei bambini, i volti ombrosi delle donne, lo splendore dei palazzi antichi, la miseria dei quartieri più poveri. Letizia Battaglia inizia la carriera di fotoreporter nel 1969 collaborando con il giornale palermitano L'Ora, diventando nel 1974 la prima donna ad occuparsi dei delitti mafiosi che sconvolgono la città. Lei stessa ricorda nel film quei terribili momenti e le tracce indelebili che hanno lasciato su di lei e su chi ha lavorato al suo fianco. Intrecciando interviste e testimonianze d’archivio, Kim Longinotto racconta la vita di un’artista passionale, mostrando un’esistenza straordinaria e anticonformista e il suo impegno politico, in cerca di una libertà che passa per il sogno di una Sicilia sciolta dalle catene della mafia.

Per maggiori informazioni: www.schermodellarte.org