Venerdì 1 novembre 2019, sarà la
giornata conclusiva per il
festival cinematografico "France Odeon" al
cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50/r). Alle
ore 16.00 in programma la proiezione del film "
Camille"
di Boris Lojkine. La tragica morte della fotografa Camille Lapage, trucidata nella Repubblica Centrafricana nel 2014. Una storia che riporta alla ribalta tanti altri assassini impuniti di giornalisti e ricercatori italiani all'estero, come Ilaria Alpi e Giulio Regeni.
Alle ore 17.30, sarà la volta del film "
Un divan à Tunis"
di Manele Labidi, con l'attrice iraniana
Golshifteh Farahani, che sarà proiettato alla presenza della regista. Nel film, accolto con entusiasmo alle Giornate degli autori di Venezia, Farahani interpreta la psicanalista parigina di origini tunisine Selma che, decisa a continuare la propria attività professionale nel suo Paese, apre uno studio a Tunisi, all’indomani della primavera araba. Si trova così immediatamente faccia a faccia con una serie di individui eccentrici e apertamente diffidenti verso la psicanalisi e ancor di più verso una donna che la pratica.
Una commedia insolita, imprevedibile e intelligente.
Segue alle
ore 19.30 la pellicola di
Christophe Honoré "Chambre 212", con
Chiara Mastroianni,
premio per la migliore interpretazione Un certain régard - Festival di Cannes 2019. La protagonista dà vita a un personaggio intenso, potente, sensibile, tormentato. Dopo vent'anni di matrimonio, Maria decide di abbandonare il tetto coniugale, trasferendosi nell’albergo di fronte, da dove vede quello stesso appartamento che ha significato così tanto per lei e suo marito. Guardando dall’altro lato della strada, il punto di vista cambia radicalmente. Tra le pareti della Chambre 212, magicamentegli amici, le storie, i momenti significativi del suo matrimonio ritornano ai suoi occhi e non la lasciano indifferente.
A seguire, si terrà la
cerimonia di premiazione alla presenza della giuria e a chiudere France Odeon 2019 (
ore 22.30) sarà il film "
Le regard de Charles"
di Marc Di Domenico. Più che un documentario, si tratta di un “
diario per immagini”, realizzato a quattro mani: quelle del regista, il produttore discografico Marc Di Domenico, e quelle di Charles Aznavour insieme ad Édith Piaf. Con una cinepresa 16 mm Charles Aznavour documenta un caleidoscopio di frammenti della propria vita: il successo, gli amori, la famiglia, i viaggi attorno al mondo. La voce dell’attore Romain Duris accompagna le immagini, raccontandoci i pensieri e le impressioni del noto cantautore a attore francese di origini armene.
Per maggiori informazioni:
www.franceodeon.com AC