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venerdì 29 marzo 2024

"J'Accuse", il film di Roman Polanski in versione originale al Cinema Odeon Firenze

28-11-2019

Dal 28 Novembre al 2 Dicembre arriva al Cinema Odeon Firenze, in piazza Strozzi, il nuovo attesissimo film "J'Accuse" (L'Ufficiale e la Spia) di un grande maestro, Roman Polanski, che ha vinto il Leone d’Argento all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. 
Gennaio del 1895, pochi mesi prima che i fratelli Lumière diano vita a quello che convenzionalmente chiamiamo cinema, nel cortile dell’École Militaire di Parigi, Georges Picquart, un ufficiale dell’esercito francese, presenzia alla pubblica condanna e all’umiliante degradazione inflitta ad Alfred Dreyfus, un capitano ebreo, accusato di essere stato un informatore dei nemici tedeschi. Al disonore segue l’esilio e la sentenza condanna il traditore ad essere confinato sull’isola del Diavolo, nella Guyana francese. Il caso sembra archiviato. Picquart guadagna la promozione a capo della Sezione di statistica, la stessa unità del controspionaggio militare che aveva montato le accuse contro Dreyfus. Ed è allora che si accorge che il passaggio di informazioni al nemico non si è ancora arrestato. Da uomo d’onore quale è si pone la giusta domanda: Dreyfus è davvero colpevole?

Questo nuovo film di un maestro del cinema come Roman Polanski con Jean Dujardin, Louis Garrel, Emmanuelle Seigner, racconta la vera storia di un evento che sconvolse la Francia della Belle Epoque, al volgere del XIX secolo, quando nel 1894 un capitano dell’esercito francese, l’ebreo alsaziano Alfred Dreyfus, fu ingiustamente accusato di tradimento e di atti di spionaggio a favore della grande nemica della Francia, la Germania, e condannato. Dreyfus, però, era innocente, vittima di una coincidenza di fattori che spaziavano da un antisemitismo dilagante, dalla tensione tra i due paesi europei all’indomani della Guerra franco-prussiana e della perdita dell’Alsazia. Solo che per dimostrare la sua innocenza ci vollero anni e anni, e la polemica che imperversava tra dreyfusard e antidreyfusard (ovvero tra i sostenitori, rispettivamente, dell’innocenza e della colpevolezza dell’uomo) ebbe notevolissime conseguenze sulla politica, la società, e la mentalità stessa della Francia dell’epoca e degli anni che seguirono.

Il titolo italiano del film, L’ufficiale e la spia, riprende quello del romanzo storico di Robert Harris da cui Polanski – che già aveva collaborato con lo scrittore inglese ai tempi di L’uomo nell’ombra, adattamento di “The Ghostwriter” – ha tratto il film. Il titolo originale, invece, è J’accuse: che fu anche il titolo di un famosissimo pamphlet firmato dallo scrittore Émile Zola e pubblicato il 13 gennaio 1898 dal giornale socialista L’Aurore. Si trattava di un infuocato editoriale sotto forma di di lettera aperta al presidente della Repubblica francese Félix Faure, nel quale si voleva denunciare pubblicamente la persecuzione subita da Dreyfus, nonché le irregolarità e gli insabbiamenti avvenuti nel corso della lunga e complessa vicenda processuale successiva alla sua condanna. La pubblicazione del “J’Accuse”, e quella avvenuta il giorno successivo sullo stesso giornale della cosiddetta “Petizione degli intellettuali” a favore di Dreyfus, vengono considerati come il momento di nascita della figura dell’intellettuale moderno, aperto agli eventi sociali e politici che lo circondavano. Tra i firmatari di quella petizione, oltre ovviamente allo stesso Zola e a numerosi artisti e professori universitari, anche il pittore Édouard Manet e scrittori come André Gide e Marcel Proust.

Versione originale francese con sottotitoli in italiano

Programma
Giovedì 28 Novembre ore 16.00 – 18.30 – 21.00
Venerdì 29 Novembre ore 16.30 – 19.00 – 21.30
Sabato 30 Novembre ore 21.00
Domenica 1 Dicembre ore 20.30
Lunedì 2 Dicembre ore 17.00

Per maggiori informazioni: www.odeonfirenze.com