Martedì 19 novembre 2019 alle ore 21.00, al
Cinema Stensen (viale Don Giovanni Minzoni 25c - Firenze) è protagonista "
Osteria dei Capirotti e altre storie di San Frediano", una serata dedicata ad uno dei quartieri più famosi di Firenze, con la proiezione di tre cortometraggi, alla presenza dei registi, e la presentazione di un libro di memorie.
Si parte con la proiezione del corto "
Osteria dei capirotti" per la regia di
Pierfrancesco Bigazzi, ideato e scritto da
Matteo Poggi e
Francesca Tofanari. L'ambientazione è quella del quartiere di San Frediano, 1949. In una tipica osteria dove si va a rinfrancarsi dopo una dura giornata di lavoro, un gruppo di amici si ritrovano per bere qualche bicchiere di vino davanti a un brodo di trippa. Nel quartiere all’epoca più povero e malfamato di Firenze si intrecciano storie di vita, di mestieri che non esistono più, si discute su chi abbia il brodo con più grasso o di politica, davanti all’oste che cerca di placare gli animi. Gli attori appartengono alla compagnia teatrale "
Diversamente Recitanti", composta da calcianti di parte bianca, ultras della curva Fiesole, pugili, commercianti e artigiani del quartiere.
A seguire vengono proiettati, "
Due migranti in San Frediano" di
Mehdi Ben Temine e "
Contatto" di
Sara Zunino, due filmati che raccontano invece la San Frediano di oggi, realizzati all’interno del bando "
Sillumina" da Materiali sonori, casa discografica e cinematografica di San Giovanni Valdarno.
Infine la serata si conclude con la presentazione del libro, "
Sassaiole e capirotti. San Frediano prima del cool" di
Francesca Tofanari e
Matteo Poggi.
Il libro racconta il quartiere di San Frediano durante la guerra e il dopoguerra, basandosi sui ricordi di Loriano Stagi, ristoratore e creatore della Vecchia Bettola di Piazza Tasso, ispirata alle vecchie osterie anteguerra. Attraverso la memoria e i ricordi anche di altri abitanti, riemergono le condizioni di vita di un quartiere allora malfamato e poverissimo, caratterizzato da una bassa scolarizzazione, mense popolari e tripperie, ma anche da una rete di solidarietà e rapporti di buon vicinato.
Le sassaiole sono quelle che facevano i ragazzi di strade rivali per la difesa del proprio territorio, i capirotti le arance scattivate che la Mora vendeva all’angolo tra via dell’Orto e via di Camaldoli, al tempo in cui San Frediano era un rione costituito da poche strade, che escludevano quelle dove ci abitava la gente "che stava bene". Un rione dove i bambini si divertivano con i giochi per strada, le corse nei carretti; dove d’estate l’Arno diventava mare; dove gli adulti si inventavano mestieri come lo scaccino, lo sveglino, il galardino; dove tutti si chiamavano per soprannome, come il Gocciola, che non si sa bene se lo chiamassero così perché faceva il renaiolo o perché trincava fino all’ultima goccia.
I cortometraggi sono ispirati alla ricostruzione storica e alle memorie del libro.
Ingresso: intero 5€ – ridotto 4€ (under 16)
Per maggiori informazioni:
www.stensen.org VSA