Montevettolini, in provincia di Pistoia, si trasforma in set cinematografico per il nuovo film del regista e sceneggiatore Samuele Rossi, “GlassBoy”, liberamente ispirato al romanzo “Il Bambino di Vetro” di Fabrizio Silei, successo editoriale e vincitore del Premio Andersen 2012.
Il produttore Emanuele Nespeca di Solaria Film e il regista, entrambi toscani, hanno scelto come set la Villa Medicea del borgo medievale. Il film è sostenuto da Toscana Film Commission nell’ambito del programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema
Rossi, dopo l’esordio con “La strada verso casa” e i significativi riscontri ottenuti con i documentari “La memoria degli ultimi” e “Indro. L'uomo che scriveva sull'acqua”, torna alla fiction con una storia che rielabora in senso contemporaneo l'immaginario dei grandi cult cinematografici per ragazzi.
Nel cast Loretta Goggi, Giorgia Wurth, Massimo Di Lorenzo, David Paryla, Pascal Ulli e Giorgio Colangeli, e il giovane Andrea Arru, nei panni del protagonista Pino. Accanto a lui, molti dei ragazzini protagonisti sono alla prima prova attoriale e rappresentano quindi una scommessa, ma - Rossi ne è convinto - “saranno una sorprendente rivelazione” per la loro immediatezza ed empatia con la storia. Si tratta di Rosa Barbolini (Mavi), Stefano Trapuzzano (Ciccio), Gabriel Mannozzi De Cristofaro (Domenico), Mia Pomelari (Mei Ming), Luca Cagnetta (Gianni), Stefano Di Via e Emanuele De Paolis (i compari).
Glassboy è la storia dell’undicenne Pino che non può uscire di casa, non può stare in mezzo ai suoi coetanei perché la sua salute non glielo permette, correrebbe troppi rischi. Ma è anche evidente che Pino è circondato da adulti che non vogliono che prenda il volo, che hanno paura che soffra perché in realtà hanno paura di soffrire per questo inevitabile distacco. E anche Pino si è convinto che vivere sia rischioso, che sia preferibile chiudersi nella sua meravigliosa cameretta che simula la vita senza i rischi della vita. Ma il colorato luna park della sua camera non basta più e Pino sfida la sua fragilità, le paure dei genitori e le ossessive convinzioni della dispotica nonna Helena, per salvare da una pericolosa trappola della gang avversaria gli SNERD, il gruppo di 4 stravaganti ragazzini uniti per la pelle che osserva fin da piccolo. Pino, animato da uno sfrenato desiderio di libertà e da un coraggio senza limiti, inizia così la sua avventura nel mondo, intenzionato a dimostrare a tutti che anche lui può vivere una vita come gli altri ragazzi. “GlassBoy” ricorda che in fondo tutti i ragazzini si sentono un po’ Pino, cioè fragili, forse non accettati. E lo stesso forse vale anche per i genitori, obbligati a vivere le stesse ansie, speranze e aspettative della famiglia di Pino.
“GlassBoy” è una coproduzione internazionale tra Solaria Film, Peacock Film e WildArt Film, in collaborazione con Rai Cinema, con il contributo di MiBAC – Direzione Generale Cinema, Eurimages e Creative Europe, sostenuto dal programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema, Regione Lazio – Lazio Cinema International, Por/Fesr 2014-2020 Regione Liguria, Regione Calabria - Calabria Film Commission, Dipartimento Federale dell’Interno DFI, RSI – Radiotelevisione Svizzera, Austrian Film Institute, con la partecipazione di ECHIVISIVI, DNART, PARTNER MEDIA INVESTMENT, LAGO FILM, FABIO CANEPA.
Solaria Film nasce nel 2013 per produrre il documentario Io Sono Nata Viaggiando di Irish Braschi. Del 2014 collabora alla realizzazione del progetto collettivo “Short Plays” – corti a tema calcio per i Mondiali 2014 – in cui produce il cortometraggio italiano Mano, di Luca Lucini. Nel 2015 cura e realizza per Discovery la serie tv dal titolo Due rugbisti e una meta. Collabora con Movimento Film alla produzione del film Banat di Adriano Valerio, in concorso alla 30° Settimana della Critica al Festival di Venezia. Nello stesso anno produce Redemption Song di Cristina Mantis, vincitore del premio Rai Cinema al 1° Festival Internazionale del Documentario Visioni dal Mondo, e Quest’Italia suona Jazz, di Marco Guelfi, evento speciale al 56° Festival dei Popoli di Firenze. Nel 2017 co-produce con Peacock Film 7 Giorni di Rolando Colla. Del 2108 la produzione del documentario di Wilma Labate Arrivederci Saigon, in coproduzione con Rai Cinema (75° Festival di Venezia e in cinquina ai Nastri d’Argento e dei David di Donatello 2019); il film di Giulio Base Il Banchiere Anarchico, presentato al Festival di Venezia 2018 dove vince il Premio Persefone; il film White Flowers, di Marco De Angelis e Antonio Di Trapani; il documentario Entierro di Maura Morales Bergmann, menzione speciale fotografia al 15° Biografilm Festival; il cortometraggio Da Lassù di Teresa Paoli, presentato al Giffoni Film Festival 2018 e ospite al Festival internazionale di cinema per ragazzi Cinekid di Amsterdam. Del 2019, oltre a Glass Boy, la realizzazione di Quello che non sai di me, il nuovo film di Rolando Colla.
Per ulteriori informazioni: www.solariafilm.it