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giovedì 21 novembre 2024

"Il Peccato", Il film introspettivo su Michelangelo di Konchalovsky al Cinema Principe

25-11-2019
L'evento speciale di chiusura alla Festa del Cinema di Roma "Il Peccato. Il furore di Michelangelo" di Andrei Konchalovsky arriva nelle sale, venerdì 28 novembre 2019 al Cinema Principe di Firenze (Viale Giacomo Matteotti) alle ore 20.00  il regista saluta il pubblico prima della proiezione. Il film rappresenta uno spaccato della vita di Michelangelo e ritrae l'anima, l'essenza del genio del Rinascimento. Il Peccato ripercorre alcuni dei momenti della vita di Michelangelo per rivelare l’umanità più profonda attraverso la visione del regista. L'Autore cerca di addentrarsi nel mondo dell’uomo del Rinascimento ricco di fantasie religiose, con tutti i suoi pregiudizi e tutte le sue credenze. Lo sguardo immaginifico del grande regista indaga un artista inarrivabile e un uomo in perenne ricerca, in lotta con i potenti del tempo, in conflitto con la sua famiglia e, soprattutto, con sé stesso.

"Il Peccato è dedicato al grande Michelangelo ed è inteso come una 'visione', genere che fu popolare nel tardo Medioevo ed ebbe il suo culmine con la dantesca Divina Commedia. Questo genere offre ampie possibilità di interpretazione dei personaggi e dei fatti per far luce sulla coscienza del genio, uomo del Rinascimento con le sue superstizioni ed esaltazioni, il suo misticismo e la sua fede nei miracoli. Voglio quindi esprimere non solo l’essenza del carattere di Michelangelo, ma anche “sapori e odori” dell’epoca in cui è vissuto, sanguinosa e crudele, ma piena di ispirazione e di bellezza. La poetica del film nasce dall’intreccio tra la barbarie, che non intende ritirarsi dalla scena, e la straordinaria capacità dell’occhio umano di vedere la bellezza intramontabile del mondo e dell’uomo da trasmettere alle generazioni che verranno". Andrei Konchalovsky

Il Peccato è il kolossal d'autore che il maestro Andrei Konchalovsky dedica a Michelangelo, interamente girato in Italia per 14 settimane Andrei Konchalovsky ripercorre alcuni dei momenti della vita di Michelangelo, fuori dai canoni del biopic vero e proprio, ma con l’idea della "visione". Una scelta artistica che pur raccontando fedelmente il tempo, consente di raccontare liberamente i fatti, con lo sguardo originale ed il talento immaginifico che connota le opere del grande regista. "Quando ho letto per la prima volta il verso di Michelangelo, la celebre Risposta allo Strozzi, ho trovato molto interessante l'invocazione al silenzio come antidoto al dolore e alla vergogna – racconta Konchalovsky - non avrei mai pensato che Michelangelo potesse avere questa visione della vita e ho avuto voglia di conoscerlo meglio, di saperne di più. E ho iniziato a leggere molti libri su di lui, il suo epistolario ma anche le sue poesie da cui emerge il suo terribile temperamento."

Comincia così il lungo viaggio, durato otto anni, che ha portato il Maestro Konchalovsky alla realizzazione de "Il Peccato", un percorso che mette in scena un Michelangelo inedito, l’uomo pieno di difetti che si cela dietro il genio incomparabile e che in pochi conoscono. Un racconto cinematografico per rappresentare la sua proverbiale terribilità che allude sia all’impetuoso tormento del suo carattere - modesto e vanitoso, stravagante e misantropo, avaro e generoso, violento, permalosissimo e intransigente - sia all’altezza sublime e inarrivabile della sua arte.

"C'è un Cinquecento cancellato dall'immaginario contemporaneo delle serie televisive e dei film hollywoodiani, che ci offrono un secolo fatto di mani troppo morbide, unghie laccate, capelli vaporosi, dove gli artisti, anche i grandissimi artisti come Raffaello, Michelangelo, Leonardo, sembrano delle cocottes accucciate ai piedi dei potenti. Nelle sue migliori espressioni questa messa in scena del Rinascimento somiglia più al mondo della moda con tutto il suo falso scintillio, che all’arte impregnata di sangue e di passione del Rinascimento italiano. Andrei Konchalovsky, con il suo film Il Peccato, ha frantumato questo finto universo rinascimentale inventato dal cinema e dalle serie TV. [...] Guardando questo film sembra di sentire perfino l'odore, o la puzza, degli ambienti spesso inospitali in cui si muove Michelangelo: della sua casa di Firenze e delle cave di Carrara dove cercava di estrarre le anime bianche che poi avrebbe consegnato al mondo e a noi, che ancora 500 anni dopo ci sbalordiamo di fronte a quelle anime di marmo. [...] Con Il Peccato si entra nelle case vere e nei sentimenti veri del Rinascimento, se ne sentono gli odori raffinati e i fetori insopportabili. Si esce dalla visione del film con l'impressione di aver capito finalmente qualcosa di importante, di aver capito che la chiave del Rinascimento italiano e del lavoro di Michelangelo fu il coraggio, forse troppo cinico, ma il coraggio di andare oltre tutti i limiti che avevano tenuto prigionieri gli uomini per mille anni, e oltre quei limiti aprire le strade che hanno portato alla nostra modernità. Nel bene e nel male il film sarà sicuramente ricordato come una delle poche chiavi di lettura offerte dal cinema moderno per l’arte del passato". Ha espresso lo storico dell'arte Antonio Forcellino.

Interpreti:
Michelangelo - Alberto Testone, Peppe - Jakob Diehl, Pietro - Francesco Gaudiello, Sansovino - Federico Vanni, Raffaello - Glenn Blackhall, Marchese Malaspina - Orso Maria Guerrini, Marchesa Malaspina - Anita Pititto, Francesco Maria Della Rovere  - Antonio Gargiulo, Papa Giulio II - Massimo De Francovich, Papa Leone X - Simone Toffanin.                    

Cast tecnico:
Regia Andrei Konchalovsky; Sceneggiatura Andrei Konchalovsky, Elena Kiseleva; Direttore della fotografia Aleksander Simonov; Scenografia Maurizio Sabatini; Costumi Dmitry Andreev; Make up Gino Tamagnini; Hair Styling Desirée Corridoni; Casting Giuseppe Bisogno, Danny Stevens, Laura De Strobel & Laura Muccin; Montaggio Sergey Taraskin, Karolina Maciejewska; Arrangiamenti Musiche Edward Artemyev; Produttori Andrei Konchalovsky, Elda Ferri; Produttore Generale Alisher Usmanov; Produttori Esecutivi Mauro Calevi, Olesya Gidrat, Simona Bellettini; Una produzione Andrei Konchalovsky Studios, Jean Vigo Italia e Rai Cinema.

Il Regista, Sceneggiatore, Produttore:
Andrei Konchalovsky è nato a Mosca. Da ragazzo ha studiato musica, è diventato un ottimo pianista, prima di andare a studiare alla Facoltà di regia del VGIK – la principale scuola cinematografica del paese – nel corso di Mikhail Romm. Nel suo film di diploma "Il primo maestro", tratto dal libro di Chinghiz Aitmatov, si racconta del sud della Russia nel periodo dopo la rivoluzione del 1917. Nella carriera di Andrei Konchalovsky come regista la sua notorietà si divide in egual misura tra il teatro e il cinema. I suoi film che hanno avuto il maggior riconoscimento sono: "Zio Vanja", "La casa dei matti", "A 30 secondi dalla fine" (Runaway Train) con tre nomination all’Academy Awards, "Maria's Lovers", "Duet for One", "I diffidenti" (Shy People), "La storia di Asja Kljacina che amò senza sposarsi" (1988), "Nido di gentiluomini", "La romanza degli innamorati", "Siberiade", "Tango & Cash" e "Homer & Eddie", "Re Lear" in Polonia, "Miss Julie" e "Il gabbiano" di Cechov in Russia, "Guerra e Pace" al Metropolitan Opera a New York, "Dama di Picche" a La Scala in Italia, e "Eugenio Onegin". Nel 2010 "Lo Schiaccianoci 3D", nel 2012 "La battaglia per l’Ucraina", una profonda analisi del tentativo dell'Ucraina di liberarsi dagli stretti legami con la Russia e "Royal Paintbox" (La Tavolozza Reale) insieme a "The Postman's White Nights" (“Le notti bianche del postino”) e"Paradise". Il regista si è guadagnato il riconoscimento generale per epocali e grandiosi drammi televisivi come "L'Odissea", Premio Emmy per la migliore regia, e "The Lion in winter", che ha ottenuto il Golden Globe per i costumi oltre a numerosi premi e nomination all'Emmy. Ha appena finito di girare "Cari Compagni", film basato su una storia vera del 1962, quando l’Unione Sovietica fu colpita da una dimostrazione di lavoratori a Novocherkass.

Il film è stato sostenuto dal Programma Sensi Contemporanei Toscana per il Cinema
Distribuito da 01 distribution, dura 133 minuti.

Il regista Andrej Končalovskij sarà presente a Firenze il 28 novembre per ricevere le Chiavi della Città del Comune di Firenze alle ore 12.00 nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio e per salutare il pubblico in sala al cinema Principe alle ore 20.00 prima della proiezione del film.


Per ulteriori informazioni: www.01distribution.it

VSC