Mercoledì 5 febbraio 2020 al
Cinema Odeon Firenze (Piazza Strozzi) si terrà il quarto appuntamento del nuovo
ciclo “One World University: incontri tra Oriente e Occidente”. Alle
ore 20.15 è in programma l’incontro "Il Femminile nella rivoluzione ecologica" con Giuliana Mieli. Nel suo lento svolgersi filosofico l’Occidente ha trascurato totalmente la comprensione e la valutazione del ruolo della donna. Spingendola ai margini, non si è reso conto che escludeva dalla conoscenza e dalla scala dei valori una funzione cardine per la sopravvivenza di tutti, per favorire la supposta superiorità del pensiero razionale ( di stampo maschile) e del suo dominio sulla Natura attraverso il suo sfruttamento senza limiti. Lo sguardo femminile sul mondo è uno sguardo valoriale diverso, complementare: il femminile è capace di identificarsi con l’altro da sé, protegge il più piccolo, esprime generosità e partecipazione, condivide e pacifica: la donna racchiude e protegge dentro di sé qualità fondamentali per la relazione e la sopravvivenza.
A seguire , ore 21.30, sarà proiettato il film “Nu Guo. Nel Nome della Madre / In the Name of the Mother” di Francesca Rosati Freeman e Pio D’Emilia (Italia-Cina, 2019, 56′) in versione italiana. I Moso sono una minoranza etnica che vive ai piedi dell’altopiano tibetano; la loro è una società egualitaria di tipo matrilineare. E’ la dabu, cioè la donna anziana, che guida la famiglia e tutti i suoi discendenti portano il cognome materno. Le donne hanno a disposizione una loro camera (la camera dei fiori) dove si intrattengono con i loro partner, generalmente solo durante la notte. I Moso venerano la natura riconoscendone la sacralità e ritrovano in essa il principio creativo femminile. In sintesi, per loro natura, donna intesa come principio femminile, e sacralità sono una sola entità, pertanto tributano alla donna il massimo rispetto, e le attribuiscono valore e ruolo politico. Un messaggio forte e chiaro sull’esistenza di modelli “diversi” di società.
Giuliana Mieli laureata in Filosofia teoretica e in Psicologia clinica, dopo aver lavorato presso il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’Ospedale San Gerardo di Monza e successivamente, presso tl’Ospedale San Giuseppe di Milano. Oltre alla clinica, si è dedicata alla formazione affettiva del personale sanitario di varie Asl, ad attività di docenza e al tirocinio di psicologi neolaureati. Il suo libro “Il bambino non è un elettrodomestico” (Feltrinelli 2011) è uscito anche in Inghilterra (Harper 2017) . Nei suoi lavori, Mieli sottollinea che siamo in una società che ignora e trascura gli affetti. Questa disattenzione filosofica e scientifica può avere conseguenze gravi per il futuro della nostra società. La risposta ai bisogni affettivi di base è infatti una condizione biologica ineludibile per nostra vita individuale e l’esistenza stessa dell’uomo: l’averlo trascurato si riflette non solo nella sofferenza psichica dilagante ma anche nelle difficoltà che sempre di più accompagnano la maternità.Biglietto (incontro + film): euro 10 (ridotto euro 7 per abbonati Odeon, studenti e partnership OWU)
Per ulteriori informazioni:
www.odeonfirenze.com