Sarà l’attore
Cho Jin-woong, star del cinema sud-coreano,
l’ospite speciale della 18/ma edizione del "Florence Korea Film Fest", il festival dedicato al meglio della
cinematografia sud-coreana contemporanea,
in programma dal 19 al 27 marzo 2020 al
cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour, 50/r). Il festival ospiterà 60 titoli in programma tra corti e lungometraggi, la maggior parte in anteprima italiana ed europea
La star coreana, che in meno di venti anni di carriera ha collezionato più di 50 apparizioni cinematografiche e televisive, dividendo il suo impegno tra piccolo e grande schermo e ricoprendo spesso ruoli da “cattivo”, sarà omaggiato da una selezione di titoli dedicata al suo percorso artistico: dal thriller apprezzato dalla critica e dal pubblico “A hard day” di Kim Seong-hun (2014) al dramma carcerario tratto da una storia vera “Man of will” di Lee Won-tae (2017) passando per l’action poliziesco sul mondo della droga “Believer” di Lee Hae-Young (2018) fino alla più recente commedia “Man of man” del regista Yong-Soo in cui le strade di un avvocato in fin di vita e un gangstar che vuole redimersi si incontrano (2019). Cho Jin-woong sarà presente in sala per presentare “Black Money” del regista Chung Ji-young.
La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, che celebra il cinema sudcoreano, è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze e KOFIC - Korean Film Council.Cho Jin-Woong nasce a Busan, in Corea del Sud, il 3 marzo 1976. Il suo debutto avviene al cinema con “Once Upon a Time in High School” nel 2004. Da allora, Jin-Woong ha diviso il suo impegno sul piccolo e grande schermo: in meno di venti anni di carriera ha così collezionato più di 50 apparizioni cinematografiche e televisive. Con il serial televisivo “The Sons of Sol Pharmacy House” nel 2009, Cho si conferma come un attore televisivo molto produttivo, in quei mesi è in “Hot Blood”, nel 2010 in “The Slave Hunters”, “A Man Called God” e “Flames of Ambition”. Negli stessi anni, continua a registrare eccellenti performance al cinema, con “Busan”, “Best Seller” e “Glove”. Nel 2013, Jin-Woong riscuote critiche d’elogio per il suo ruolo non protagonista in “Hwayi: A Monster Boy”, film di ritorno alla direzione di Jang Joon-Hwan. Nonostante siano dell’anno seguente le sue presenze nei due blockbuster di stagione “L’impero e la gloria”
(Roaring Currents) e “Kundo: Age of the Rampant”, i ruoli più importanti Cho li svolge sempre nel 2014, ma nel thriller “A Hard Day” (selezionato per la Quinzaine des Réalisateurs del Festival di Cannes) come antagonista principale, e come co-protagonista nella comedy-drama di Jin Jang “We are Brothers”. Successivamente, l’attore è apparso nel dramma romantico “Salut d’Amor”e nel film action di spionaggio “Assassination”, trasmesso in tutto il circuito mainstream nell’estate 2015. Applausi dalla critica sono arrivati a Cho Jin-Woong anche negli ultimi anni, precisamente nel 2016, per il suo ruolo di detective nella serie televisiva “Signal”. Nello stesso anno, sul grande schermo è tra i protagonisti di “The Handmaiden”, selezionato per la Palma d’Oro al Festival di Cannes 2016 e vincitore alla 71/ma edizione dei BAFTA come miglior film in lingua straniera.
Per ulteriori informazioni:
www.koreafilmfest.com