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mercoledì 25 dicembre 2024

Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

13-02-2020
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da giovedì 13 a mercoledì 19 febbraio 2020 proietterà i seguenti film:

"JUDY" di Rupert Goold
Nell'ultimo periodo della sua vita Judy Garland è ancora un nome che suscita ammirazione e il ricordo di un'età dell'oro del cinema americano, ma è anche sola, divorziata quattro volte, senza più la voce di una volta, senza un soldo e senza un contratto perché ritenuta inaffidabile e dunque non assicurabile. Il biopic di Rupert Good, insieme all'interpretazione struggente di Renée Zellweger, sono qui per dire che dietro le torte di compleanno di plastica, dietro gli abiti di scena e le regole della finzione, c'era una donna che ha sofferto veramente, che ha amato lo show business come un genitore, cercando il suo applauso prima di ogni cosa, e da esso è stata divorata. La storia della grandissima artista capace di conquistare il pubblico mondiale nella parte di Dorothy ne "Il Mago di Oz" ma anche da adulta in "È nata una stella" (di George Cukor) e soprattutto gli ultimi mesi della sua vita sono al centro del biopic. "Judy" è l'adattamento dell'opera teatrale "End of the Rainbow", dramma musicale scritto da Peter Quilter che ha avuto la sua prima in teatro nel 2005. Costellato da diversi numeri musicali, riprende le canzoni più celebri dell'attrice da 'Over the Rainbow' a 'For me and my Gal'. Se pensiamo al prossimo Oscar come miglior attrice protagonista, Renée Zellweger è già la favorita: chiamare la sua "interpretazione" è un termine perfino riduttivo. Quella operata dalla Zellweger è un’autentica trasfigurazione in Judy Garland: star bambina de Il mago di Oz (1939), destinata a una parabola tragica, ed una tra le storie più controverse e tristi negli annali di Hollywood. "Judy" poteva essere facilmente un melodramma a tinte forti, o nella migliore delle ipotesi, un biopic dalla struttura oltremodo convenzionale. Al contrario, è un film costruito con grazia, onestà e profondo rispetto. Un’opera che non trascende i toni, ma sceglie di trattare la sua protagonista con amore.

Giovedì 13/02 Ore 15:50 - 21:30
Venerdì 14/02 Ore 15:30 - 19:25
Sabato 15/02 Ore 17:35 - 21:30
Domenica 16/02 Ore 15:30 - 17:30 - 19:30
Mercoledì 19/02 Ore 15:30 - 21:30

"ALLA MIA PICCOLA SAMA" di Waad al-Kateab, Edward Watts
Arriva al cinema "Alla mia piccola Sama", il film documentario più premiato di sempre. Il riconoscimento come Miglior Documentario vinto al Festival di Cannes, infatti, è solo il primo di una lunga serie, che vanta, tra gli altri, lo stesso premio conquistato agli EFA, ai British Indipendent Film Awards (dove ha collezionato 4 riconoscimenti importantissimi), ai BAFTA (dove era candidato in quattro categorie, tra cui Miglior Film e Miglior Regia), cui si è aggiunta infine anche la nomination all'Oscar. Waad, una giovane filmmaker siriana, dedica questa lunga lettera d'amore filmata alla figlia Sama, decidendo di spiegarle perché lei e il padre hanno scelto di rimanere ad Aleppo, una città sotto assedio. La testimonianza di questa madre diventa un simbolo di resistenza e libertà, raccontando come, pur in mezzo all'orrore della guerra, la speranza sia viva e prenda le sembianze di una piccola bambina di pochi mesi. Questo non è solo un film, ma è anche una campagna internazionale contro la violenza, che sta mobilitando protagonisti del mondo del cinema, della letteratura, del pensiero politico e sociale, della musica. "Alla mia piccola Sama" è a suo modo un caso unico, probabilmente il film più potente che ci sia arrivato, sicuramente il più emblematico per una pluralità di ragioni sulle quali primeggia la posizione della videocamera di Waad al-Kateab: al centro di un bersaglio annunciato. il film non si configura solo come un potenziale testamento privato e collettivo in fieri, ma anche come il racconto urgente e umanissimo di una crescita personale, accelerata dagli eventi, che trasforma una ragazza in una donna e madre, e una giovane filmaker in una giornalista coraggiosa e rispettata, una voce dalla primissima linea, tutto senza pregiudicare l'intimità del suo obiettivo, inteso nel duplice significato di mezzo e fine. Al centro di ciò, e dell'immagine e del sentire dello spettatore, c'è la piccolissima Sama, cuore pulsante della rivoluzione, termometro di sopravvivenza, miracolo incastonato nell'orrore della tragedia nella tragedia: il genocidio dei bambini siriani. Della loro sofferenza, ma anche della loro resistenza, Sama è il simbolo toccante e universale.

Giovedì 13/02 Ore 18:00 - 19:45
Venerdì 14/02 Ore 17:35 - 21:30
Sabato 15/02 Ore 15:45 - 19:40
Domenica 16/02 Ore 21:40
Lunedì 17/02 Ore 15:50 - 19:45 € 4,00
Martedì 18/02 Ore 17:30 - 21:30
Mercoledì 19/02 Ore *19:45 Versione Originale + Sott. It.

"HAMMAMET" di Gianni Amelio
Il film è incentrato sulla figura di Bettino Craxi (Pierfrancesco Favino), come politico e come uomo e racconta un capitolo critico della storia d'Italia. A distanza di 20 anni dalla morte di uno degli uomini politici più importanti della Repubblica Italiana, Amelio riporta a galla il nome di Craxi, un tempo sulle testate di tutti i giornali e oggi occultato silenziosamente sotto strati e strati di sabbia. Bertino Craxi, un nome che molti non vogliono ricordare, che intimorisce altri e che altri ancora vorrebbero cancellare, forse per sempre. Il film, basato su testimonianze reali, è un thriller fondato su tre tappe. Il re caduto: il primo socialista con l'incarico di Presidente del Consiglio dei Ministri, indagato poi nell'inchiesta Mani pulite. La figlia che lotta per lui: Stefania, istitutrice della Fondazione Craxi, volta a tutelare l'immagine del padre. Infine, l'ultimo capitolo, il terzo, dedicato a un misterioso giovane, che entra nell'ambiente politico della famiglia Craxi, provando a demolirlo da dentro.

Lunedì 17/02 Ore 17:35 - 21:30 € 4,00
Martedì 18/02 Ore 15:20 - 19:15


Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it