Dopo essere stato presentato in anteprima assoluta allo Zurich Film Festival, Quello che non sai di me, ultimo lavoro dell’autore svizzero Rolando Colla, racconto poetico di due solitudini che si incontrano cercando di superare insieme le difficoltà di una vita ai margini, inizia il suo percorso distributivo nella formula mista: sala virtuale e fisica. Le proiezioni streaming saranno infatti affiancate da un tour del film nelle sale e nelle arene estive della penisola.
Il film, già disponibile on demand su The Film Club di Minerva Pictures, dall’1 luglio sarà visibile anche sulle piattaforme Chili e Google Play, mentre domenica 5 luglio sarà protagonista di un evento speciale su Più Compagnia, la sala virtuale del Cinema La Compagnia e di Regione Toscana (www.cinemalacompagnia.it), in programma alle ore 21.00. La proiezione sarà preceduta dall’introduzione del regista e degli attori protagonisti: Koudous Seihon, noto per la sua interpretazione nel film A Ciambra di J. Carpignano e Linda Olsansky, già interprete del precedente lavoro di Colla, Sette giorni. Il biglietto (3,99 euro) sarà acquistabile fino a due ore dopo l’inizio dello spettacolo e il film resterà fruibile allo spettatore per le successive 24 ore.
Colla con questo film torna a raccontare una storia d’amore, utilizzandola questa volta come chiave per narrare la questione dell’immigrazione e le difficoltà individuali che questa comporta, come solitudine, emarginazione e la ricerca e l’affermazione della verità.
Ikendu (Koudous Seihon), un rifugiato del Mali arrivato in Svizzera dopo essere passato per la Libia e l'Italia, incontra a Bellinzona Patricia (Linda Olsansky), madre single immigrata dalla Repubblica Ceca che lavora in un’officina di biciclette. I due si innamorano, si sposano e progettano la loro vita insieme. Ikendu però viene improvvisamente arrestato e accusato di spaccio, ma si dichiara innocente. Da qui la relazione tra i due si incrina, portando alla luce ambiguità e verità nascoste che metteranno a dura prova il loro rapporto. Così dalle macerie di questo doloroso conflitto emergerà la speranza di una nuova rinascita.
Rolando Colla, dopo Sette giorni, torna a raccontare una storia d’amore inserendola questa volta in un contesto di disagio sociale e voglia di riscatto: una parabola che cerca di affrontare la questione dell’integrazione con eleganza e poesia. Da sempre, l’autore italo-svizzero si è contraddistinto per la capacità di affrontare con uno sguardo peculiare piccole storie individuali che riflettono sulla contemporaneità con una grande attenzione alla profondità dei personaggi. Tra i suoi lavori più noti si ricordano anche Oltre il confine (2002), L’altra metà del cielo (2007) e Giochi d’estate (2011), presentato al Festival di Venezia, Sette Giorni, presentato al Taormina Film Festival.
Il film è una coproduzione realizzata tra la svizzera Peacock Film e l’italiana Solaria Film, con il contributo del MIBACT DG CINEMA.