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mercoledì 25 dicembre 2024

"France Odeon", il programma della seconda giornata al festival del cinema francese di Firenze

30-10-2020
Venerdì 30 ottobre 2020 nella sala virtuale "piùCompagnia", del cinema La Compagnia di Firenze, prosegue la XII edizione del festival France Odeon. Il festival, in ottemperanza alle nuove misure restrittive del Dpcm in vigore dallo scorso 25 ottobre, si tiene interamente online. 

La giornata inizia alla ore 11.00 con il simposio "Italia-Francia e le infrastrutture europee della cultura", che intende aprire una riflessione su quanto sta facendo l'Unione Europea per promuovere, valorizzare e veicolare la cultura e in particolare quella del cinema e dell'audiovisivo, in risposta al dinamismo concorrenziale delle OTT (Google, Netflix, Amazon), in prospettiva dell'utilizzo del Recovery Fund.
Nel pomeriggio si riparte alle 16.00 con la presentazione del libro Mario Bava "Le magicien des couleurs", di G. Duchaussoy. L'evento, sempre nella sala virtuale piùCompagnia, è ad ingresso libero.
Le proiezioni cominciano dalle ore 16.45 con una serie tv main stream, "#L'EffetDomino". Segue alle 18.00 il film "Le Sel des Larmes" e alle 20.00 "Rouge". La serata si conclude con la visione di "La sincérité".

"#L'EffetDomino" di Jean Bulot e Eloïse Daviaud
Come è nato lo slogan Je suis Charlie che ha riempito le piazze e diviso l'opinione pubblica tra favorevoli e contrari? Quale è la vera storia del selfie con Angela Merkel fatto da un giovane migrante che è stato poi accusato di terrorismo? La giovane palestinese che strattona un soldato israeliano e diventa star del web, sapeva di diventare un simbolo politico? È giusto che raccontare un'aggressione per strada promuova una donna icona della lotta contro la violenza di genere? La serie #L'EffetDomino – parte di un più ampio progetto multimediale nato due anni fa – affronta una riflessione sul potere delle piattaforme web, su come queste possano costruire e distruggere notizie, lanciare nel firmamento e far precipitare agli inferi con la stessa velocità. Ogni giorno, sui social, milioni di persone mettono like, commentano, condividono post di sconosciuti: azioni apparentemente insignificanti che al contrario fanno schizzare testi e immagini nella sconfinata vetrina digitale e mediatica, senza limiti numerici né geografici. Quattro cortometraggi in cui il linguaggio dell’animazione si lega garbatamente a quello del cinema del reale, facendo parlare i protagonisti insieme a professionisti della comunicazione.

"Le Sel des Larmes" di Philippe Garrel
con Logann Antuofermo, Oulaya Amamra, André Wilms e Louise Chevillotte
L'educazione sentimentale di un giovane falegname, che impara a proprie spese quanto impervia sia la strada che dal sesso porta all'amore. In un bianco e nero antico come la professione del protagonista e tagliente come i suoi strumenti, Philippe Garrel affida ad un giovane cast (in cui spicca la promessa – Premio César – Oulaya Amamra nel ruolo di Djemila) il suo 31esimo film, spiazzante, costruito come un gioco di scatole cinesi in cui ogni tassello della storia porta in sé la sua compiutezza aprendo la porta alla successiva, diversa dal previsto.
Luc (Logann Antuofermo), figlio unico di un vecchio ebanista (André Wilms), regala al padre la più grande gioia della sua vita passando l'esame di ammissione alla prestigiosa scuola Boulle di Parigi. La Sorbonne dei falegnami. Ma dalla provincia alla capitale molto cambia per lui: gli amori di gioventù lasciano spazio a nuove (piccanti) esperienze, il ragazzo prende coraggio, disinvoltura, sfacciataggine. Finché non capirà che per affrontare il futuro occorre fare pace col passato. Troppo tardi?

"Rouge" di Farid Bentoumi
con Zita Hanrot, Sami Bouajila e Céline Sallette
Rosso: rosso come la bandiera sindacale, come il sangue di una ferita, come la passione per un lavoro o il fervore di una causa, e rosso come l'acciaio, quel che ne resta dopo averlo lavorato. Farid Bentoumi attinge ancora alla sua biografia (è cresciuto a scioperi e occupazioni, in una famiglia operaia) per raccontare una storia semplice e complessa allo stesso tempo, dove il cinema del reale smussa i suoi angoli grazie ad un'apertura molto intima e familiare. Noura si lascia alle spalle un posto da infermiera in ospedale per entrare nella fonderia in cui suo padre Slimane lavora come operaio ma è pure delegato sindacale. Intanto Emma da brava giornalista free lance sta portando avanti un'inchiesta sulla gestione dei rifiuti tossici.
Orgoglio, paura, senso del dovere, amore paterno e filiale, ricerca della verità e autoconservazione della specie: molti i sentimenti in gioco, e tra piccoli drammi, negazioni, ripensamenti, forse i buoni (sentimenti) vinceranno. Ispirato a fatti accaduti, Rouge porta in sé tutta la potenza della cronaca.

"La sincérité" di Charles Guérin Surville
con Charles Pépin, Jeanne Damas e Manon Palmer
Per sedurre Louise, una giovane attrice, Jean decide di girare un film. Invita a unirsi a lui Mia e Alma, due belle muse, Jimmy, un famoso pianista jazz, e Guillame, un filosofo suo amico di vecchia data che porta con lui Charleyne, una brillante neuroscienziata. Il team ragiona sulla sceneggiatura del film. Subito però sentimenti, emozioni e creatività delle persone eclissano i personaggi che dovrebbero interpretare, come se la sincerità dovesse nascere dalla finzione.

Per maggiori informazioni: www.franceodeon.com - www.cinemalacompagnia.it 

C.O.