Al via sabato 10 luglio 2021 alla Manifattura Tabacchi di Firenze (Via delle Cascine 35) la rassegna “Buio in sala” di cinema e psicoanalisi organizzata dalla Fondazione Stensen. Il cinema e la psicoanalisi hanno spesso trovato spazi d’incontro durante il Novecento: nasce da qui l’idea di portare in sala uno psicoanalista che guarda, ascolta e commenta un film insieme al pubblico, per favorire la percezione e l’ascolto delle risonanze interiori suscitate dalla pellicola.
Quattro i film in programma: Un figlio, Lacci, Che fine ha fatto Bernadette, Parasite che sarà proiettato nella special edition bianco e nero (mai vista prima al cinema).
Si inizia sabato 10 luglio 2021, alle 21.30 con “Un figlio” di Mehdi M. Barsaoui (Tunisia 2019, 96′), con l’intervento di Rossella Vaccaro, psicologa clinica e psicoanalista Società psicoanalitica italiana. Il film è ambientato durante l’estate 2011. Farès, Meriem e il loro figlio Aziz di nove anni sono in viaggio nel sud della Tunisia quando la loro auto viene assalita da un gruppo terroristico. Aziz viene gravemente ferito e necessita con urgenza di un trapianto di fegato. Questo evento traumatico porterà a galla un oscuro segreto di famiglia. Premio Orizzonti per la miglior interpretazione maschile a Sami Bouajila a Venezia 76.
La rassegna prosegue lunedì 19 luglio 2021 con “Lacci” di Daniele Luchetti (Italia 2020, 100′), alla presenza di Vincenza Quattrocchi, psichiatra e psicoanalista SPI. Presentato fuori concorso a Venezia 77 come film d’apertura, Lacci è ambientato nella Napoli dei primi anni ‘80. Aldo e Vanda, marito e moglie, entrano in crisi quando il primo s’innamora della giovane Lidia. Trent’anni dopo i due sono ancora sposati. Un giallo sulle relazioni e sui sentimenti, una storia in bilico tra lealtà e infedeltà fatta di rancori, vergogne e dolori. Da un romanzo di Starnone, tra gli sceneggiatori insieme a Luchetti e Piccolo, con un cast all stars.
Biglietti e programma completo su
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