Lunedì 12 luglio 2021, alle ore 21.30, la
Fondazione Stensen proporrà "
Tekoşer, il partigiano Orso",
il documentario di Dario Salvetti su Lorenzo Orsetti, in
prima visione assoluta alla
Manifattura Tabacchi di Firenze (Via delle Cascine 35) nell’ambito di una serata dedicata al giovane fiorentino scomparso nel marzo 2019.
Prima del film, alle ore 19.00, si terrà un incontro per ricordare Lorenzo Orsetti e i suoi ideali. Parteciperanno il padre
Alessandro Orsetti,
Sara Montinaro, autrice del libro “
Daes. Viaggio nella banalità del male”,
Alberto Tonini, professore di Storia delle Relazioni Internazionali e Storia del Vicino Oriente alla Scuola di Scienze Politiche Cesare Alfieri di Firenze,
Fabrizio Coticchia, professore di scienze politiche all'Università di Genova.
Un documentario che intreccia immagini inedite di Lorenzo ai ricordi dei familiari e degli amici, e poi le immagini del funerale a Rifredi e in Rojava, dove Orsetti aveva deciso di trasferirsi per combattere l’Isis e dare un senso compiuto alla sua vita.
“
Ogni tempesta comincia con una singola goccia. Cercate di essere voi quella goccia”. Questa era la frase che Lorenzo non smetteva mai di ripetere, una frase che riecheggia in questo documentario che non è soltanto un ricordo di Lorenzo, ma è soprattutto una riflessione sul senso della vita, sulla rivoluzione interiore come cambiamento del mondo, sull’azione in prima persona come unica possibilità per cambiare concretamente le cose.
Un documentario che spazia anche visivamente dagli scorci di Rifredi, resi con l’effetto timelapse a sottolineare lo scorrere della nostra routine, fino ai combattimenti in Rojava. Nel fare questo si appoggia sulle illustrazioni originali di Giulio Peranzoni che richiamano a loro volta i numerosi murales e graffiti che contraddistinguono lo spazio urbano ripreso dall’occhio della telecamera.
Pur non essendo stato concepito come un documentario sulla vicenda del Rojava e sul conflitto in Siria, Tekoşer non manca di lasciare un importante affresco sulle caratteristiche di quel conflitto e del progetto rivoluzionario in Rojava. Ma nello sviluppo narrativo emergono via via altri piani, come il significato dell’essere partigiani oggi e infine il problema dello scopo e del significato della vita stessa. “La vita non finisce nella morte ma nell’indifferenza” dice Eddi, volontaria internazionale in Rojava, sottoposta oggi a due anni di “sorveglianza speciale” dal tribunale di Torino.
Un omaggio a Rifredi, una testimonianza della causa curda, della lotta antifascista e internazionalista contro l’Isis e infine una commossa riflessione sul senso della vita: “Tekoşer, il partigiano Orso” prova ad amalgamare il tutto con un montaggio che punta consapevolmente sul ritmo e sull’intensità.
Per ulteriori informazioni:
www.stensen.org