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mercoledì 25 dicembre 2024

"Arancia meccanica", il film di Stanley Kubrick in versione 4K al Cinema Odeon Firenze

01-12-2021
Mercoledì 1 dicembre 2021, alle ore 18.00 e 21.00, torna in una nuova versione 4K sul grande schermo del Cinema Odeon Firenze, in piazza Strozzi, in versione originale con sottotitoli in italiano, uno dei più grandi cult della storia del cinema, "Arancia meccanica" (A Clockwork Orange) di Stanley Kubrick con Malcom McDowell, in occasione del 50° anniversario della sua uscita nelle sale di tutto il mondo.

Dal romanzo “Arancia a orologeria” (1962) di Anthony Burgess. Nell’Inghilterra di un non lontano futuro Alex (Malcom McDowell) e i suoi tre drughi si dedicano allo sport dell’ultraviolenza: torturano, stuprano, uccidono. Abbandonato dai suoi, Alex è arrestato e condannato a 14 anni. In carcere si sottopone volontariamente al trattamento Ludovico che, privandolo del libero arbitrio, gli toglie ogni pulsione aggressiva e lo obbliga a odiare la musica di Beethoven (la Nona Sinfonia) che adora. Guarito e liberato, si trova in un mondo più violento di prima e subisce le vendette delle sue vittime.

Dei film di Kubrick è il più violento, quello in cui più si parla del presente, appena connotato da riferimenti al futuro. Frutto di una rischiosa contaminazione di generi letterari e filmici (favola filosofica, film a tesi, teatro, satira, grottesco, umorismo nero, fantasia, fantascienza), intende mostrare – più che nelle pagine di Burgess – che la violenza della società è peggiore e più pericolosa di quella dell’individuo. Non a caso suggerisce che c’è qualcosa di Alex in ciascuno di noi, proponendo allo spettatore di identificarsi con lui, più vitale, intelligente, spiritoso, onesto degli adulti che lo circondano in un mondo crudele. La sua violenza è stilizzata, assai meno realistica di quella delle istituzioni che lo riducono a essere un’arancia meccanica, umana fuori, meccanizzata dentro. È un film ambivalente, non ambiguo. Barocco, non naturalistico. Forse è proprio il suo spinto barocchismo grottesco a renderlo più vulnerabile e datato degli altri suoi film.
Fotografia: John Alcott. Musiche: Walter Carlos, Beethoven, Purcell, Rossini, Elgar, Rimski-Korsakov.

Per maggiori informazioni: www.odeonfirenze.com