Da lunedì 22 a mercoledì 24 novembre 2021, il film "
La scuola cattolica" di
Stefano Mordini, con
Benedetta Porcaroli e Giulio Pranno, torna in programma al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Prima un libro e ora un film che dovrebbero leggere e vedere tutte le donne per comprendere il mondo maschile, e tutti gli uomini per evitare le trappole più assurde, amorali e violente in cui rischiano di cadere. Si tratta de "La scuola cattolica", che dalle pagine di Edoardo Albinati (Premio Strega nel 2016) ha oggi nuova vita sul grande schermo con la regia di Stefano Mordini. Presentato Fuori Concorso alla 78esima Mostra del Cinema di Venezia,
"La scuola cattolica" è un film che si rivolge a tutti, che tutti dovrebbero vedere e che tutti dovrebbero provare a comprendere fino in fondo, apprezzando la scrittura universale di una storia che risale al 1975 e che ha portato con sé l’oscuro, triste e raccapricciante massacro del Circeo. Eppure, nella nostra Italia così contraddittoria, è stato censurato: il film non potrà essere visto al cinema dai minori di 18 anni. Il Ministero censura una storia vera, una storia crudele che riguarda il passato ma che vive una intollerabile attualità ripetuta. Censurando al cinema "La scuola cattolica", si sceglie di censurare un film che denuncia la violenza sulle donne.
"La scuola cattolica" è una grande analisi antropologica e sociologica dei ragazzi di quel tempo, nello specifico della Roma borghese. Un racconto personale dello stesso autore che ha condiviso scuola e amici con i colpevoli del massacro del Circeo. Una storia di ragazzi, che in un contesto diverso avremmo definito di “formazione” ma che qui è di vera de-formazione. Una storia in cui l’universo maschile è descritto, indagato, percorso con una lucidità impressionante. La storia di cui si fa testimone per il cinema Mordini è la stessa che si trova nel libro ma con una grande e intelligente differenza: non ci sono fascisti dichiarati o abuso di droga visibile. Ci sono però i loro atteggiamenti instabili, pericolosi, estremi. Il lavoro di Mordini e degli autori, oltre che del tutto il cast per la maggior parte esordiente, è veramente equilibrato, lucido, chiaro e riguarda uno schema non dichiarato ma visibilissimo che vede muoversi insieme responsabili e colpevoli.
Vietato ai minori di 18 anni.
Per maggiori informazioni e orari:
www.cinemaspaziouno.it