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venerdì 29 marzo 2024

Festival dei Popoli: "As I want" di Samaher Algadi al cinema La Compagnia di Firenze

22-11-2021

I dieci anni dalla Primavera Araba in Egitto visti dagli occhi della regista Samaher Algadi nella prima italiana di “As I want” (cinema La Compagnia, ore 21, 7 euro, 5 ridotto); l’inaugurazione del Pop Corner con la sociolinguista Vera Gheno e la direttrice d’orchestra Gianna Fratta (al 25HoursHotel alle 19, ingresso libero) sono alcuni degli eventi della terza giornata del 62/mo Festival dei Popoli, lunedì 22 novembre 2021, in vari luoghi della città.

A presentare As I Want la regista Samaher Alqadi, presente per incontrare il pubblico. Girato tra Egitto, Norvegia, Francia, Palestina e Germania il documentario ci racconta la rivoluzione egiziana da un’ottica nuova e dirompente, quella delle donne che dal 2011 in avanti hanno lottato per cambiare il loro paese. Un film fortemente politico che usa il cinema come arma di denuncia e ribellione contro la violenza patriarcale radicata nella società.

Al cinema Paradiso del 25HoursHotel (Piazza di S. Paolino, 1), alle 19 esordisce il format di talk dedicato all’attualità, Pop Corner, con il primo incontro dal titolo “Generi”, insieme alla direttrice d’orchestra Gianna Fratta e la sociolinguista Vera Gheno.

La terza giornata del festival parte alle ore 9 sempre al cinema La Compagnia con una mattina dedicata alle scuole e la proiezione di Writing with fire di Sushmit Ghosh e Rintu Thomas (India, 2021), su un ambizioso gruppo di giornaliste Dalit, reietta casta dell’India, che sfrutterà il potere dei media online per lottare contro gli abusi sessisti. Alle 15.30, si entra nel vivo del programma con Brave di Wilmarc Val (Francia, 2021), con al centro le cerimonie spirituali haitiane e a seguire Sopro di Pocas Pascoal (Portogallo, 2021), storia di una resistenza ambientale che segue ad un incendio, forza naturale e distruttrice. Alle 18, in sala Low Life, lavoro del 2011 della coppia Nicolas Klotz ed Elisabeth Perceval, che racconta la storia di un amore difficile, così intricato nelle difficoltà legali che avvolgono il tema delle migrazioni. L’omaggio al duo francese continua alle 19 (al Teatro Cinema Florida) con Project Castellucci del 2015, sulla partecipazione del drammaturgo e regista teatrale Romeo Castellucci al Festival d’Automne a Parigi.

Allo Spazio Alfieri, aprono le porte (ore 15.30) due film d’archivio di Diamonds are forever – Utopia Rossa, dedicati alla fine dell’Urss, come The Belovs di Victor Kossakovsky (Russia, 1993), storia di famiglia tipica sovietica, e Soviet Elegy di Aleksandr Sokurov (U.R.S.S., 1989), uno sguardo lucido e poetico di uno dei più grandi autori del cinema russo su un momento cardine del processo di dissoluzione. Per la sezione tematica Habitat, sarà il giorno della proiezione (ore 17.30) di Stray Ducks di Bruno Chouinard (Canada, 2021), inchiesta ironica sulla scia di novanta papere di gomma, usate dalla NASA per sondare lo scioglimento dei ghiacciai in Groenlandia. Il concorso italiano prosegue invece allo 19.30 con The moment of transition (2021) di Chiara Marotta, presente in sala, che racconta del suo ritorno a casa dalla famiglia (e dalla comunità religiosa) da cui si è allontanata anni prima, con la voglia di capire e dialogare con una visione del mondo divergente, tenuta insieme dagli affetti. Infine, per la categoria Let the music play (ore 21.30), spazio a Cosmic Chant. Niño de Elce di Marc Sempere-Moya e Leire Apellaniz (Spagna, 2021), opera di riconoscimento per un genere musicale spesso associato dal pregiudizio alla tradizione più consolidata, il flamenco, che qui rivive sotto forma di performance tra l’avanguardia e la body art.

Presso MAD – Murate Art District, dalle 10 al via anche le visioni dei cortometraggi: Le Hérisoon di Gemma Ushengewe (Svizzera, 2020), che apre alla lotta antirazzista attraverso la denuncia di un dolce esposto in una pasticceria; Father’s land di Francesco Di Gioia (Italia, 2021) fonde il materiale d’archivio con la poesia e fa scoprire la storia del poeta libico Fadil Hasin Ash-Shalmani; e Between dogs and wolf di Sébastien Willem (Belgio, 2021), su un gruppo di militanti nel cuore della foresta delle Ardenne, volti a difendere il sito da Idelux, una società d’impresa decisa a edificare nell’area.

Il Festival dei Popoli – presieduto da Vittorio Iervese e diretto da Alessandro Stellino – presenterà il meglio del cinema documentario internazionale, a Firenze dal 20 al 28 novembre, in un programma di 80 film, accompagnati da ospiti nazionali e internazionali. Il programma della 62esima edizione presenta lo storico Concorso Internazionale (18 film tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi, tutti inediti in Italia) e il Concorso Italiano (7 i titoli, tutti inediti assoluti, per un viaggio appassionante nell’Italia dei nostri giorni). Ci saranno poi numerosi Eventi Speciali, film spettacolari per il grande pubblico; la sezione Let the Music Play! dedicata al documentario musicale; il focus dedicato all’ambiente con i film di Habitat e la sezione rivolta ai giovani spettatori e alle famiglie, Popoli for Kids and Teens.

Per ulteriori informazioni: www.festivaldeipopoli.org