Da giovedì 9 a domenica 12 dicembre 2021, il nuovo film western drammatico "
Cry Macho - Ritorno a Casa", diretto e interpretato da
Clint Eastwood, arriva in programma al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Una storia delicata sulle seconde occasioni della vita con il protagonista a confronto tra disillusioni e nuove generazioni. 1978, Miko (Clint Eastwood) - ex campione di rodeo e addestratore di cavalli - trovandosi in difficoltà economiche, decide di accettare dal suo ex capo l'incarico di riportare a casa in Texas, Rafa (Eduardo Minett), il giovane figlio dell'uomo, per proteggerlo dalla madre messicana schiava dell'alcol. Sulla strada del ritorno dal Messico verso il Texas, Miko e Rafa, si conoscono meglio e diventano amici...
Infaticabile e inarrestabile Clint Eastwood, che a 91 anni sforna un film dopo l'altro e si rimette davanti e dietro la macchina da presa per un racconto di immagini ampie, di paesaggi messicani che divengono specchio di momenti interiori. "Cry Macho" è un film sul bisogno di riconquistare la fiducia. L’essenzialità del racconto è il filo in grado di sorvegliarne l’efficacia, anche in alcuni passaggi che sarebbe facile definire semplificati. Nell’ambientare la vicenda nel 1979, Eastwood assume le cadenze di un personaggio, Michael Milo, che il tempo ha segnato profondamente ma di cui resta intatta la capacità di sguardo: anziano, rallentato, il suo ex campione di rodeo la cui carriera si fermò per un incidente, vive solo e si trova incalzato dall’antico padrone per una sfida quasi senza possibilità di appello: riportargli a casa il figlio tredicenne da anni latitante e dedito ai combattimenti tra galli. Questi è scappato per sottrarsi ai genitori, un padre sempre in fuga e una madre disturbata il cui amante di turno lo picchia selvaggiamente. Per l’anziano “gringo” è l’occasione per riportarci tra le immagini polverose e avvolgenti di un racconto di formazione, dove Michael ritrova la possibilità di sfoderare attitudini e rigore morale, mentre il ragazzino, raggiunto dall’uomo in un momento di fuga dai federales, si rivela sbruffone ma presto bisognoso di un vero punto di riferimento. Passato e presente si contendono la scena in un viaggio in cui lo sguardo del personaggio, il suo carisma venato di sobria intensità, si accompagnano alla voce dichiaratamente lontana dalla volgarità imperante. La regia classica ripropone il tema della folla e dell’individuo sin nell’immagine del rodeo dei galli, mentre cultura e natura si contendono la scena in un viaggio dove l’anarchico Clint ancora una volta si trova a fuggire dai Federales. Una ballata anche piacevolmente musicale nelle contraddizioni sociali, dove in primo piano troviamo quelle età che non sembrano avere facile dialogo, per non dire cittadinanza, nel presente americano.
Per maggiori informazioni e orari:
www.cinemaspaziouno.it