Martedì 15 marzo 2022, alle ore 18.30, il
Cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour 50r) proporrà la
versione restaurata del documentario "
Comizi d'amore" di
Pier Paolo Pasolini (Italia/1964), in occasione del
centenario dalla nascita del regista. A presentare il film in sala sarà
Franco Zabagli, del Gabinetto Vieusseux, saggista e grande esperto dell’opera di Pasolini.
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Pasolini percorre l'Italia dal sud al nord, interrogando ogni classe e tipologia d'italiano su un argomento (all'epoca) tabù quale la sfera sessuale. Pungolati, sollecitati e provocati da un intervistatore mai neutrale, uomini e donne di tutte le età rispondono restituendo l'immagine di un'Italia intrisa di pregiudizi e repressioni, talvolta gretta e oscurantista, talvolta ansiosa di un'emancipazione ancora lontana. Come ospiti e commentatori illustri, partecipano anche Alberto Moravia, Cesare Musatti, Giuseppe Ungaretti, Oriana Fallaci, Adele Cambria e molti altri”. (Roberto Chiesi)
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Al gruppo che passeggia o prende il sole, Pasolini tende il suo microfono come di sfuggita: all’improvviso fa una domanda sull’‘amore’, su quel terreno incerto in cui si incrociano il sesso, la coppia, il piacere, la famiglia, il fidanzamento con i suoi costumi, la prostituzione con le sue tariffe. Qualcuno si decide, risponde esitando un poco, prende coraggio, parla per gli altri; si avvicinano, approvano o borbottano, le braccia sulle spalle, volto contro volto: le risa, la tenerezza, un po’ di febbre circolano rapidamente tra quei corpi che si ammassano o si sfiorano. Corpi che parlano di loro stessi con tanto maggior ritegno e distanza quanto più vivo e caldo è il contatto: gli adulti parlano sovrapponendosi e discorrono, i giovani parlano rapidamente e si intrecciano. Pasolini l’intervistatore sfuma: Pasolini il regista guarda con le orecchie spalancate. Non si può apprezzare il documento se ci si interessa di più a ciò che viene detto rispetto al mistero che non viene pronunciato”. (Michel Foucault)
Il 5 marzo 1922 nasceva a Bologna Pier Paolo Pasolini, regista, sceneggiatore, scrittore, critico e poeta italiano, oltre che pittore, drammaturgo, traduttore e docente. Un genio ribelle, controcorrente, narratore delle periferie urbane, dei ragazzi di strada, delle persone ai margini, polemico testimone del suo tempo, dell’ipocrisia della borghesia perbenista e del capitalismo imperante, e critico anche nei confronti del Sessantotto e della sinistra. Osservatore attento delle società, nelle quali indagava senza fare sconti, Pasolini metteva a nudo, nelle sue opere, le contraddizioni del suo tempo. La sua importante produzione artistica - realizzata nonostante una vita piena di difficoltà, familiari, economiche e derivanti dalla sua omosessualità dichiarata in anni di pregiudizi, repressione e condanna - è oggi un’eredità artistica da conoscere e riscoprire, valorizzare e tramandare ai giovani, per l’originalità e la modernità dei messaggi che ancora oggi trasmette.
Fino al 9 giugno 2022, il
Gabinetto Vieusseux di Firenze, insieme al
cinema Stensen, al
cinema La Compagnia, con il sostegno della
Cineteca di Bologna e in collaborazione con il
cinema Odeon, dedicano quest’anno un grande
omaggio a Pier Paolo Pasolini, nel centenario dalla nascita, dal titolo “
Pasolini 100”. In programma allo Stensen (viale Don Minzoni), a La Compagnia (via Cavour 50/r) e al cinema Odeon (Piazza Strozzi), in un succedersi di date alternate, sarà proposto al pubblico un cartellone di
13 film, restaurati, messi a disposizione dalla Cineteca di Bologna che ripercorrono la carriera di Pier Paolo Pasolini.
Per maggiori informazioni:
www.cinemalacompagnia.it