Da giovedì 5 maggio 2022, alle ore 17.30 e alle 19.20, il film "
Gli amori di Anaïs" di
Charline Bourgeois-Tacquet, con
Anaïs Demoustier, Valeria Bruni Tedeschi e Denis Podalydés, arriva in programma al
Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10).
Un incontro fatale che sconvolge la vita di due donne molto diverse fra loro. Anaïs è una trentenne che vive alla giornata. Non ha un lavoro, ma ha un fidanzato che non calcola molto e che non ama neanche più. Un giorno si imbatte in Daniel, un editore che non appena la vede si innamora all'istante di lei. Lui, però, vive insieme alla scrittrice Emilie, che Anaïs in seguito conosce. L'incontro con Emilie sarà per lei fatale. Ne rimarrà così affascinata da avere per lei un sentimento mai sentito prima..."Gli amori di Anaïs" è la prima regia della sceneggiatrice-regista-attrice Charline Bourgeois-Tacquet.
In un duetto sensuale e al contempo intellettuale, Anaïs cerca Emilie, Emilie si avvicina ad Anaïs, ed entrambe inseguono un nuovo punto della propria vita attorno a cui ruotare, ripartire. Albert Camus disse che “soltanto la musica è all’altezza del mare”, e ne "Gli amori di Anaïs" troviamo enrambi questi elementi: in particolare la musica gioca un ruolo di primo piano, tant’è vero che ad occuparsene è stato il premio oscar Nicola Piovani. È come una scheggia impazzita, la giovane Anaïs. Corre da una parte all’altra di Parigi, corre su per le scale per la paura di prendere l’ascensore, corre via dal fidanzato per iniziare una relazione clandestina con un uomo molto più grande...Per lei fermarsi implicherebbe uno sforzo d’introspezione, una fatica immane per una persona perennemente in fuga da se stessa. Anaïs leggera come i vestitini che indossa mentre corre e si sbarazza di ragazzi che la amano, gravidanze indesiderate, professori universitari, editori incontrati ad una festa...L'attrice porta in scena il suo corpo asciutto, nervoso e armonioso, muovendolo in un modo che è spesso scomposto, goffo, e che contrasta con la sua grazia estetica. Ma questo è solo uno dei tanti modi in cui il film ribalta convenzioni e cliché della commedia sofisticata e dei film sulle ossessioni amorose. La prima è che la protagonista debba essere un'eroina da amare, idealizzata e perfetta; Anaïs non è proprio così. Il suo volto appuntito, l'espressione impertinente, insieme a "gli occhi di fuoco e la pelle di seta" ne fanno un personaggio unico: non sai se è adorabile o insopportabile. Magia della scrittura, e della recitazione. E di questa lievità, accanto a lei, è pervasa anche Valeria Bruni Tedeschi, che qui lavora su registri completamente diversi da quelli a cui siamo abituati. La sua recitazione è costantemente misurata, sottotono, delicata. Tutto è sussurrato e sfiorato, quando spesso si punta su scene più forti e passionali. È anche un film che racconta l'età, di come a trent'anni si sia più affannati in un'eterna rincorsa, proprio perché irrisolti, e a cinquanta più sereni. Con l'incontro tra Anaïs ed Emilie, anche il ritmo del film rallenta e si distende: forse Anaïs ha smesso di correre..."Gli amori di Anaïs" finisce ma non finisce, proprio come l'amore.
Per maggiori informazioni, programma e orari:
www.cinemaspaziouno.it