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giovedì 21 novembre 2024

Nuova programmazione settimanale del Cinema Spazio Uno di Firenze

27-05-2022
Ecco la programmazione del Cinema Spazio Uno di Firenze (via del Sole, 10) che da venerdì 27 maggio a mercoledì 1 giugno 2022 proietterà i seguenti film:

"NOI DUE" di Nir Bergman
Uri è un ragazzo israeliano affetto da autismo. Vive con il padre Aharon, che si prende cura di lui e di ogni suo bisogno con dedizione totale, al punto da aver messo da parte la carriera per stare a fianco del figlio. La madre di Uri, Tamara, vive lontano e non ha lo stesso rapporto con il ragazzo, ma insiste perché Uri si trasferisca in un istituto specializzato per farlo stare a contatto con persone della sua età. Padre e figlio però hanno una relazione troppo stretta, e Aharon fa di tutto per impedire che Uri gli venga portato via.

Venerdì 27/05 Ore 15:45 - 19:15
Domenica 29/05 Ore 16:00
Lunedì 30/05 Ore 16:00
Martedì 31/05 Ore 17:45 - 21:30
Mercoledì 01/06 Ore 17:15

"ADORAZIONE" di Fabrice Du Welz
Due adolescenti in fuga, verso il confine tra infanzia ed età adulta, tra amore e follia. L'ultimo lungometraggio di Fabrice Du Welz è un'opera di grande intensità sensoriale: ha uno stile visivo e una prossimità al nervo emotivo dei personaggi che si vede raramente sullo schermo. La pellicola è stata presentata in anteprima al Locarno Film Festival 2019 e poi proiettata nella sezione di "Alice nella Città 2019" alla 14° Festa del Cinema di Roma. "Adorazione" è l’ultimo capitolo della Trilogia delle Ardenne del regista belga, iniziata 15 anni fa con lo sconvolgente "Calvaire" e proseguita nel 2014 con "Alléluia". La sua epopea in tre atti è perfettamente bilanciata e capace di elevare una premessa narrativa abbastanza classica per dar vita ad una storia immersiva, che lavora con i sensi, con le emozioni, con le immagini e con l’ambiente. La pellicola è pervasa di un senso estetico primordiale e raffinato, più vicino a Malick che ai fratelli Dardenne, accompagnato da una fotografia intensa e parlante e da una regia intima e fortemente personale. Du Welz cattura il viaggio nella natura di Paul e Gloria con realismo poetico, tra fiumi e boschi bagnati di luce come una rugiada estiva. I due ragazzi sono in fuga tanto dalle autorità quanto dal tempo stesso, in un'atmosfera che rifiuta la contemporaneità e sembra nascondersi in un passato sospeso. Il percorso di crescita è turbolento, sospeso tra l’ingenuità di Paul e lo squilibrio di Gloria. Si viene proiettati in una rinnovata "Rabbia giovane", in cui la voglia di evadere è figlia dell’oppressione, delle costrizioni imposte dall’alto. Per il cineasta è la conclusione di un cammino: quello dei due ragazzi è una parabola che li costringe a scavare nelle loro anime. Lo spazio è un elemento centrale per il cinema di Du Welz: la calma delle prime sequenze si contrappone al tormento di ciò che verrà. Il sentimento tra Paul e Gloria li unisce e li allontana; alla ferocia del presente, scelgono un universo parallelo. "Adorazione" è un film carico di mistero, di nostalgia. Si immerge in una fanciullezza che non è ancora adolescenza, in una fase di transizione intrisa di pericolo. Ma tutto si risolve in poche bellissime battute: “Non mi lascerai mai, vero?”, “No, mai”, “Allora ti amerò per sempre”. Forse "Adoration" è la storia di Du Welz che più si concentra sulla speranza. La salvezza è nelle emozioni; mai trattenute, straripanti, sintomo di evasione.

Venerdì 27/05 Ore *21:00
Sabato 28/05 Ore 16:00
Domenica 29/05 Ore 17:40
*Venerdì 27/05 alle ore 21:00 lo psicotrapeuta Dr. Gianni Bonavita presenterà il film

"LICORICE PIZZA" di Paul Thomas Anderson
Ambientato nella San Fernando Valley degli anni Settanta, racconta la storia di un giovane liceale, il quindicenne Gary Valentine (Cooper Hoffman), con una carriera avviata come attore sin dall'infanzia. Il giorno in cui a scuola si scatta la foto per l'annuario Gary incontra Alana Kane (Alana Haim), una ragazza di diversi anni più grande di lui, da cui rimane fortemente colpito. I due iniziano a frequentarsi e a passare diverso tempo insieme, stringendo sempre più amicizia, tanto che finiscono per avviare un'azienda di letti ad acqua, gestita da Gary, ma con Alana come dipendente. Questi due giovani vivono diverse avventure, correndo da una parte all'altra della città, crescendo giorno dopo giorno e innamorandosi.

Sabato 28/05 Ore 21:20
Lunedì 30/05 Ore 21:00
Martedì 31/05 Ore 15:30
Mercoledì 01/06 Ore *19:00
*La proiezione con asterisco è in Inglese con sottotitoli

"IL NASO O la cospirazione degli anticonformisti" di Andrey Khrzhanovskiy
Da Gogol a Šostakovič passando per Bulgakov: il maestro Andrej Khržanovskij contro il totalitarismo in un film coltissimo e sperimentale, tra animazione e archivio, live action e artigianato. Tratto dal racconto "Il Naso" di Nikolaj Gogol e dall'omonima opera buffa di Dmitrij Šostakovič, il film è uno sguardo attento sul XX secolo con visuali a volte allegre, altre più cupe, che si soffermano sulla repressione politico/ideologica in Russia, mostrando come il Paese abbia sempre percorso ciclicamente questa via. Accompagnato dalle musiche di Šostakovič, il film racconta degli anticonformisti che ebbero il coraggio di opporsi al regime di Stalin.

Venerdì 27/05 Ore 17:30
Domenica 29/05 Ore 19:25

"LA FIGLIA OSCURA" di Maggie Gyllenhaal

Sabato 28/05 Ore 17:45
Domenica 29/05 Ore 21:00
Martedì 31/05 Ore 19:25

"MOTHER LODE" di Matteo Tortone

La Settimana internazionale della critica della 78ª Mostra di Venezia e il Thessaloniki International Film Festival 2021 sono le referenze di "Mother Lode", "la vena madre", opera prima di visionaria crudeltà sui proletari destinati al super sfruttamento in Sud America. Come il protagonista del film, il non attore indio José Luis Nazario Campos, che possiede solo forza lavoro, una figlia piccolissima, una moglie, un amico e un cellulare. Opera di un regista italiano, Matteo Tortone, e frutto di un’importante co-produzione europea, "Mother Lode" è l’ipnotico racconto di un viaggio che ha il fascino del racconto popolare, a metà tra la mitologia e il monito contro i pericoli della hubris umana. Tortone lo gira in un bianco e nero denso e fluido, e riesce a dare al tragitto di Jorge un respiro universale grazie alla poesia lirica delle immagini e della voce narrante. L’oro appartiene al demonio, e il demonio è vestito da minatore. Sono tanti gli avvertimenti che si susseguono nel film riguardo alle miniere sulle Ande, e su cosa possano trovare gli uomini che lì si recano in pellegrinaggio. Incerta e maledetta, la fortuna tanto inseguita grava sulla storia di Jorge come un inquietante macigno, e ne rende il percorso un ritorno verso un grembo oscuro. Membro di un sempre più nutrito contingente di documentaristi italiani che costruiscono opere ibride basate su ricerca sul campo e sofisticazione visiva, Tortone coglie appieno le sfumature tra realtà e folklore che governano l’universo della miniera, trasportando lo spettatore in una realtà sospesa che seduce in modo sottile. In un paese silenzioso, freddo e vagamente mistico, l’immaginazione, il crudo realismo e le leggende popolari sfumeranno irrimediabilmente i propri confini. Una cultura che vive una propria temporalità, lenta, inesauribile: i rumori sordi, le inquadrature delle strade in percorrenza, la voce fuori campo che racconta di miti e leggende sul soprannaturale conferiscono a "Mother Lode" un tono poetico.

Sabato 28/05 Ore 19:50
Lunedì 30/05 Ore 17:45 - 19:20

"WILD NIGHTS WITH EMILY DICKINSON" di Madeleine Olnek

Mercoledì 01/06 Ore 15:45 - 21:15
Il film è in Inglese con sottotitoli



Per ulteriori informazioni: www.cinemaspaziouno.it